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Capirossi, 316 GP: febbre MotoGP

"Non so quando smetterò. Quando guardo la Superbike tifo Biaggi"

MotoGP: Capirossi, 316 GP: febbre MotoGP

Vent'anni fa, lui c'era.

Era un ragazzetto sorridente e muscoloso di 17 anni con i riccioli appoggiati morbidamente sulle spalle e si portò a casa (insieme al record di pilota più giovane) il titolo di campione el Mondo 125cc in sella ad una Honda RS125. L’anno successivo era il 1991 e lui replicò l’impresa. Stessa categoria, stessa squadra, stessa moto. Poi arrivò anche il titolo in 250cc (nel 1998 con Aprilia) insieme ad una vagonata di podi e a decine di gare spettacolari. Ha corso in tutte le '5' classi che si sono alternate nel frattempo e ha collezionato un plico alto così di lastre, dovute ad un numero impressionante di infortuni.

Lui è Loris Capirossi. Inutile spiegare chi è, lo sa anche la casalinga di Voghera dato che domenica, nonostante i suoi quasi 38 anni, correrà il suo 316° GP sulla Ducati del Team Pramac. Un vero e proprio ritorno a casa, come l'ha definito lui, da quella rossa indiavolata che lui ebbe l'onere e il prestigio di domare per primo nel 2003, quando si posizionò subito primo in prova a Barcellona, per vincere in Spagna già alla sesta gara.

L’abbiamo fatto analizzare “da uno bravo” per capire dove vuole arrivare, se è completamente impazzito o se sta solo cercando di battere il record di anzianità nel Motomondiale. Steso sul classico lettino da analisi gli abbiamo dato l'imput attraverso un elenco di aggettivi e sostantivi. Per verificarne le reazioni...

DUCATI. Rosso! Il sogno di tutti i piloti. L'evoluzione della tecnica delle moto da GP è diversa giorno dopo giorno, quindi la Desmosedici di oggi è molto diversa da quella 2007.

2011. Una stagione molto importante nella quale deciderò cosa fare da grande

SOLDI. Non sono un problema

FAMIGLIA. La cosa più importante che si possa avere nella vita

TETSUYA HARADA. Un mio amico, tutte le mattine lo incontro quando porto mio figio a scuola

TALENTO. E' essenziale, o ce l'hai o non ce l'hai, non lo costruisci.

SUPERBIKE. E' una categoria divertente da guardare e di tutto rispetto. Io per il momento però non ho mai pensato di correre in Superbike

CARLO PERNAT. Più che un manager è un amico, una persona che mi è sempre stata vicino

KAWASAKI. E' l'unica moto che non ho mai guidato; ci sono andato molto vicino ma mi è scappata per un soffio, sia nel 2002 quando c'è stato un contatto con loro che nel 2007

PAURA. Tutti abbiamo paura dentro di noi però bisogna conviverci e tenerla da parte

BARCELLONA. Ricordi belli e meno belli: 2003 la mia prima vittoria con Ducati, 2006 l'incidente innescato da Gibernau...

RICCARDO. Mio figlio, la mia vita, assolutamente la cosa più importante che ho

MOTOCICLETTA. La motocicletta è parte di me da "soli" 34 anni, ne faccio 38 ad aprile...

SIXTY FIVE (65). E' un modo di vivere. Mi ha raggiunto alla prima gara della carriera e non mi ha più mollato. E' anche la mia barca!

MAX BIAGGI. Io sono un tifoso di Biaggi, quando guardo la Superbike tifo per lui. Ha 40 anni e riuscire a vincere un mondiale e a trovare nuovi stimoli alla sua età gli rende onore

CLINICA MOBILE. (fa uno scongiuro) Da lì bisogna passarci il meno possibile ma tutta l'equipe di Claudio Costa è per me un gruppo di persone molto importanti

VALENTINO ROSSI. Un grande campione che stimo ed è un amico. Sicuramente ha dato una svolta molto importante al motociclismo

TITOLO MONDIALE. E' il traguardo che qualsiasi pilota vuole raggiungere. Io fortunatamente qualcuno ce l'ho!

MOTO 3. E' una categoria nuova... Io sinceramente devo dire che preferisco il vecchio stile, cioè il due tempi, secondo la Moto3 me non sarà subito bella, ma ci arriverà anche lei.

INGRID. Beh, Ingrid è la parte più dolce della mia vita.

COLLAUDARE. Collaudare è bello e interessante e ti insegna il modo in cui si deve vivere su una moto. Per apprezzarlo ci vuole tanta passione.

1000 cc. Dopo le vecchie 500cc penso che sia una delle moto più belle che io abbia mai guidato, il fatto che ritorni nel 2012 è stimolante.

FUTURO. Il futuro immediato è chiaro, bisogna essere competitivi e dargi il  gas; il futuro prossimo lo affronteremo quando è il momento.

DORNA. E' l'organizzazione capitanata da Carmelo Ezpeleta che ha sicuramente dato una svolta al motociclismo, soprattutto dal punto di vista della sicurezza. Io lavoro nella Safety Commission da quando è nata e devo dire che ho parecchio rispetto per la Dorna e li stimo molto.

VELOCITA'. E' la nostra vita, è il brivido che serve per essere davanti e che ti dà quel qualcosa di più per fare la differenza

FINE. Fine? Cavoli vostri! Ah, dici a me? Più avanti possibile!

 

Diagnosi: il soggetto analizzato risulta affetto da un grave caso di “Febbre da GP”, un virus che generalmente affligge la maggior parte dei piloti in giovane età.

Cura: è necessario lasciar sfogare il virus disputando ancora diverse stagioni nel Motomondiale.

Posologia: una volta al dì tutte le domeniche presenti nel calendario della MotoGP secondo il giudizio della Dorna.

 

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