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Kickboxer turbodiesel

Il secondo progetto di Ian McElroy: una moto spinta dal motore Subaru Boxer Diesel

Moto - News: Kickboxer turbodiesel

Vi ricordate la Kickboxer, incredibile progetto di Ian McElroy, che un paio di anni addietro si era lanciato nella incredibile progettazione di una moto spinta nientemeno che dal motore quattro cilindri boxer della Subaru Impreza WRX.
Già all’epoca scrivemmo che l’idea di McElroy era degna di pubblicazione per la sua incredibile fantasia, ma che sarebbe rimasta (fortunatamente) solo sulla carta, almeno fino a che non si sarebbe presentato qualche finanziatore, pronto a metterci del suo per industrializzare il progetto.

KICKBOXER TURBODIESEL

Ian McElroy nel frattempo non è stato certo con le mani in mano e, complice il fatto che la Subaru si è convertita al motore ad accensione spontanea, ha ben pensato di ritornare sull’argomento, dedicandosi stavolta a disegnare una ciclistica attorno al nuovo motore Boxer Diesel del Marchio delle Pleiadi.

Rimessosi davanti a Solidworks, quindi, Ian ha inventato un nuovo modello tridimensionale, realizzato attorno al nuovo propulsore Subaru, visto che per esso vengono dichiarati ingombri inferiori al fratello a benzina.
La sua nuova creatura rivisita lo stesso schema ciclistico della precedente, fatto di motore portante e telaio interiore che sostiene le sospensioni. Anche stavolta McElroy ha riproposto la soluzione dei due forcelloni monobraccio, ma li ha immaginati realizzati per fusione in lega leggera anziché in tubi d’acciaio come la precedente.

L’appetito vien mangiando però, come si suol dire, e Ian deve averci preso la mano arrivando a chiedersi perché non realizzare la sua nuova creatura anche in versione due ruote motrici. A pensarci, in effetti, se il motore viene da una Subaru, va da sé che il veicolo su cui viene montato deve avere la trazione integrale!
Ecco quindi che la seconda proposta di McElroy è dotata di una seconda catena di trasmissione ausiliaria, che porta il moto in prossimità del perno del braccio oscillante anteriore, da dove parte una terza catena che raggiunge il mozzo ruota anteriore.
Follia? Beh, questo non sta a noi stabilirlo, ma la lucidità e completezza progettuale con cui Ian McElroy si è dedicato a questa moto lascia intendere che se avesse sotto mano i soldi necessari per costruire la moto, non ci metterebbe poi molto a portare le matematiche in una buona officina meccanica per realizzare i componenti necessari.


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