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Libia: il prezzo dei carburanti è alle stelle

Il greggio del mare del Nord a quota 104,42 $

Moto - News: Libia: il prezzo dei carburanti è alle stelle

Il prezzo dei carburanti continua a salire e stavolta il ritocco verso l'alto dei listini potrebbe durare a lungo. Il prezzo del barile sta lievitando a causa della crisi in Libia che, non solo sta avendo delle forti ripercussioni sulle Borse occidentali, ma rischia di avere delle pesanti ricadute sugli automobilisti, anche italiani. La Libia è infatti il quarto produttore di petrolio in Africa - dopo Nigeria, Angola e Algeria - e il quarto esportatore di petrolio al mondo, con 1,1 milioni di barili venduti all'estero ogni giorno a fronte di una produzione quotidiana di quasi 1,8 milioni di barili (un barile corrisponde a 42 galloni USA ovvero a 158,987294928 litri). E gli scontri allarmanti di questi giorni stanno mettendo sempre più a rischio questa esportazione.

IL PREZZO DEL BARILE DEL BRENT E' IL PIU' ALTO DAL 2008
Per questo i mercati sono costretti a guardare altrove, dove però il prezzo del greggio sta salendo alle stelle. La crisi in Libia, come riportano le agenzie, ha spinto il Brent, il barile di petrolio quotato sul mercato di Londra, ovvero quello del Mare del Nord, alla quotazione più alta da settembre 2008: 105 dollari. La possibile scarsità di greggio in Europa sta provocando un'ondata di incertezza che comincia a farsi sentire anche a New York, dove il greggio è salito di 7,20 dollari superando i 93 dollari al barile.

SHELL RICHIAMA DALLA LIBIA I SUOI DIPENDENTI

Fare una stima di quello che succederà nei prossimi giorni è molto difficile. Le ambasciate consigliano a chi si trova in Libia di rimpatriare e Shell, come altre compagnie, sta evacuando le famiglie dei dipendenti e lo stesso sta accadendo per molte aziende italiane. Sono infatti circa 1.500 i nostri connazionali residenti in Libia e l'ENI è l'azienda con il maggior numero, circa 160.
Inoltre è di poche ore fa la notizia che la compagnia petrolifera anglo-olandese Royal Dutch Shell ha ceduto le sue attività in Africa per 740 milioni di euro. "Ridurremo l'esposizione dei capitali - ha detto il direttore del downstream di Shell, Mark Williams - in linea con la nostra strategia di concentrare il downstream globale". Shell, come riportato dalle agenzie, terrà il 20% delle attività di produzione e distribuzione di petrolio in 14 paesi africani e il 50% delle attività di lubrificazione in 7 paesi africani.

IL PREZZO DEI CARBURANTI IN ITALIA E' AUMENTATO ANCORA
Il prezzo dei carburanti in Italia si è attestato oggi (in modalità servito) tra l'1,507 euro/litro di Esso e l'1,515 euro/litro di Tamoil per la benzina e oltre l'1,4 euro al litro per il diesel. Quotidiano energia ricorda inoltre che nel fine settimana Totalerg ha ritoccato a +0,3 centesimi il prezzo raccomandato della benzina, mentre oggi Tamoil è salita di 0,5 centesimi sia sulla verde che sul diesel.

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