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Honda Italia - Mercato 2011 e novità di prodotto

Intervista a Paolo Cartolano, Responsabile Marketing e Comunicazione Honda Italia

Moto - News: Honda Italia - Mercato 2011 e novità di prodotto

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Il recente lancio dei tre nuovi modelli Honda 2011, di cui vi abbiamo proposto i test in anteprima nelle scorse settimane, ci ha offerto l’occasione di intervistare, oltre che il pilota HRC Andrea Dovizioso, anche Paolo Cartolano, Responsabile Marketing e Comunicazione di Honda Italia.
Con il dott. Cartolano abbiamo avuto modo di analizzare il mercato Italia dello scorso anno e di quello in corso e scambiare qualche impressione sui nuovi modelli Honda del 2011 e del futuro prossimo.

Dott. Cartolano, come si è concluso il mercato Italia 2010 per la Honda e quali potrebbero essere le previsioni per il 2011?
"I dati del mercato 2010, sono ormai ben conosciuti, condivisi, e anche aspettati, poiché i segnali ricevuti durante la stagione erano assai chiari. Il mercato complessivo ha accusato un calo importante ma noi di Honda siamo riusciti comunque a ritagliarci una fetta molto importante di esso. Guardando il mercato complessivo 2010, si nota infatti che i primi tre prodotti sono veicoli Honda: il leader assoluto è il nostro SH 300i, seguito dagli SH150i e SH125i e ciò dimostra quanto Honda sia apprezzata sul mercato Italia.
Guardando la quota di mercato siamo al 18% sull’anno 2010, ma la chiusura stagionale di dicembre ci ha fatto salire addirittura al 24% di share, e ciò vuol dire che un veicolo su quattro immatricolato è Honda.

Alla fine del 2010 abbiamo seminato per il 2011: a novembre abbiamo partecipato all’EICMA con ben otto novità importanti più gli SH150i e 125i leggermente rivisitati. Queste novità stanno raggiungendo le concessionarie in questi giorni e l’unica che arriverà più avanti, verso fine marzo, sarà il Crossrunner. La nostra primavera sarà quindi, ci auguriamo, molto florida. Il mercato 2011 è difficile da prevedere, perché a gennaio c’è stato un calo notevole dell’immatricolato rispetto allo stesso mese del 2010, ma bisogna dire che i dati passati erano viziati dalla coda degli incentivi 2009, e inoltre ricordiamo che gennaio ha di solito un peso molto basso sull’economia dell’anno.

I mesi più importanti saranno quelli da febbraio a maggio; noi contiamo molto sull’interesse che abbiamo visto alle fiere, prima Eicma e poi Verona, e anche sui contatti che riceviamo sul sito della Honda, che sono in crescita, e tutto ciò ci fa pensare che il pubblico stia tornando a guardare con più attenzione al mondo delle moto. Si spera che dopo due anni di crisi, dopo il 2009 che ha dato segnali buoni ma è stato sostenuto per la maggior parte dagli incentivi (altrimenti avrebbe dato segnali negativi), che ai potenziali clienti sia tornata la voglia di possedere una due ruote nuova, fresca e moderna. Oltre a ciò, dopo due anni di fermo del mercato esiste una reale necessità di sostituzione dei veicoli."


Ecco, venendo agli incentivi, a suo avviso quanto essi hanno viziato il mercato negli scorsi anni? Honda auspica un ritorno degli incentivi, o sarebbe meglio non averli più in modo da avere finalmente una reale dimensione del mercato?
"Allora: partirei addirittura dal 2009 perché c’è stata una differenza sostanziale tra gli incentivi 2009 e quelli 2010. Nel 2009 abbiamo visto che gli incentivi erano un ammontare fisso che hanno favorito soltanto le fasce più popolari del mercato, che non sempre sono quelle più apprezzate e volute dal pubblico. Mi spiego meglio, quando viene offerto uno sconto di 500 euro su un veicolo che ne costa 1.500, parliamo del 33% in meno, mentre gli stessi 500 euro su veicoli più costosi costituiscono un vantaggio percentualmente minore."

In buona sostanza, in pratica, gli incentivi 2009 hanno favorito quei produttori di veicoli a basso costo, ci sembra di capire. E il 2010?
"Nel 2010 - prosegue Cartolano - gli incentivi sono stati dati in maniera incoerente e abbastanza assurda, in due fasce arrivate in primavera e in autunno che sono scomparse nell’arco di una settimana e non hanno favorito il comparto moto in nessun modo, mentre altri comparti, totalmente distanti dal nostro settore, hanno potuto beneficiare di fondi molto più importanti. In conclusione, nel 2010 gli incentivi sono stati più un disturbo che una realtà, nel 2009 hanno sostenuto solo le fasce di entry price e quindi fin’ora non posso dire che gli incentivi siano stati risolutivi per il mercato in generale. Nel 2011 sinceramente vedo gli incentivi come un fattore un po’ a rischio, perché non permettono di generare reali vantaggi nel comparto moto.
C’è bisogno, invece, di generare di nuovo da parte di tutti gli operatori del settore le emozioni che sono proprie della motocicletta."


Cosa farà quindi la Honda, in aggiunta a quanto ci ha già raccontato, per generare emozione attorno al proprio marchio?
"Al di là dell’offensiva di prodotto di cui abbiamo già parlato, Honda ritornerà sulle piazze degli italiani, con un Tour dedicato per avvicinarsi agli appassionati che si terrà a partire dalla primavera nelle 12/15 città principali dello stivale. La prima tappa dovrebbe essere il 5 e 6 marzo a Genova durante la Festa di Primavera e a seguire le altre.
Inoltre partiremo con una forte campagna di affissioni in tutta Italia, incentrata sul SH300i. Proprio questo veicolo è a mio avviso importantissimo per l’Italia, non solo perché è il più apprezzato dalla clientela, ma perché il fatto di possederne un esemplare è anche di aiuto per l’industria Italiana. Sì perché l’SH è costruito nella nostra fabbrica di Atessa e quindi acquistarne uno significa anche aiutare l’industria italiana in periodi in cui i problemi legati all’occupazione sono ben noti. Quindi a mio avviso il motociclismo può aiutare l’Italia a uscire dalla crisi."

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