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L'Esercito sulla Salerno-Reggio Calabria

Sessanta soldati per prevenire atti intimidatori

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Prima o poi doveva succedere: è successo: l’A3 Salerno-Reggio Calabria è presidiata dall’Esercito. Per la precisione, c’è una vigilanza fissa in tre cantieri per l’ammodernamento dell’autostrada. I controlli vengono attuati giorno e notte nel tratto reggino, due nel quinto macrolotto (a Bagnara e Scilla) e uno nel sesto (a Campo Calabro). Luoghi meravigliosi, baciati dal Sole pulito e dal cielo azzurrissimo, ma devastati dalle infiltrazioni della camorra e della ‘ndrangheta.

SESSANTA MILITARI
E così, nell’attività di vigilanza fissa, vengono impiegati 60 militari, divisi per turni, la cui presenza perdipiù si affianca a quella delle Forze dell'Ordine. Tutto è stato stabilito del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica di Reggio Calabria, presieduto dal Prefetto Luigi Varratta: i reparti dell’Esercito, se ci saranno situazioni anomale, si metteranno in contatto con le centrali operative delle Forze di Polizia, che attiveranno le pattuglie già presenti. Insomma, nessun intervento diretto dell’Esercito. Per ora.

FINO A QUANDO?
La presenza dell’Esercito è ritenuta necessaria fin tanto che non cesseranno le esigenze di sicurezza: numerosi e continui gli atti intimidatori. Obiettivo della criminalità, mettere le mani sugli appalti. A questo punto, resta da vedere se si verificherà quanto affermato da Pietro Ciucci, presidente dell’Anas (il gestore anche della Salerno-Reggio): terminare l’A3 entro il 2013, anche grazie alla prevenzione da parte dell’Esercito.

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