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Grandi opere, come siamo messi?

Stando al ministro dei Trasporti, Matteoli, in Italia i lavori procedono spediti

Moto - News: Grandi opere, come siamo messi?

Il titolo del Sole 24 Ore di qualche giorno fa era eloquente: "Grandi opere, avanti piano". Con riferimento, fra l’altro, alla Salerno-Reggio, in ritardo rispetto alla tabella di marcia, come la Torino-Lione, il Brennero, l’asse est-ovest dell’alta velocità, il terzo valico. Nelle scorse ore, è arrivata l’inevitabile replica del Ministro dei Trasporti, Altero Matteoli, che s’è sentito punto sul vivo. Che respinge le "accuse", partendo da un dato: dopo il 2008 "abbiamo dovuto fare i conti non solo con due anni di blocco di erogazione di risorse, quello ereditato da altre maggioranze, ma anche con un quadro di disponibilità finanziarie che sono passate dall'utilizzo dei mutui a forme complesse di assegnazione di finanziamento dei Fondi Fas".

IL MINISTRO: SI VA AVANTI
Stando a Matteoli, il Governo Berlusconi ha continuato a finanziarie il Mose, e ulteriori lotti della Salerno-Reggio Calabria. Inoltre, ha perfezionato il meccanismo di finanziamento incrociato per il Brennero, con numerosi interventi per il Sud. E si va avanti per la Brebemi, la Pedemontana lombarda, la Cisa, la Ragusa Catania, la Pontina, la Campogalliano Sassuolo, la connessione autostradale con il Porto di Ancona: tutti finanziamenti di parte privata.

QUALI INVESTIMENTI
Fra l’altro, secondo il ministro, è in ballo anche il progetto autostradale Orte-Mestre con approvazione della VIA per un importo di 9,8 miliardi di euro. Senza dimenticare le approvazioni, da parte del Cipe (Comitato interministeriale per la programmazione economica), del progetto dell’asse autostradale Cecina-Civitavecchia (2,8 miliardi), dell’autostrada Roma-Latina (2,4 miliardi) e dell’Olbia-Sassari (660 milioni).

SERVE RAPIDITÀ
Comunque, Matteoli riconosce che i tempi intercorrenti tra l’approvazione dei progetti da parte del Cipe e l’apertura dei cantieri sono troppo lunghi: "Su questo stiamo concentrando una serie di azioni anche procedurali per far sì che le osservazioni dei vari dicasteri alle proposte inoltrate all'esame del Cipe avvengono in tempi cadenziati e certi".


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