L'elemento, forse, più evidente è che nel corso di tre giorni di prove, con sei sessioni per un totale di quattordici ore di test con un pioggia e freddo, si sono avute soltanto tre cadute (una di Carlos Checa e due di Michel Fabrizio).
Certo, stiamo parlando di professionisti, ma una scivolata quando si cerca il limite può starci sempre.
I protagonisti del Campionato Mondiale Superbike, dopo un primo giorno di assaggio nel quale hanno girato per sgranchirsi dopo la sosta invernale, aspettavano i due successivi per spingere. Ma il maltempo ha... raffreddato di molto le intenzioni.
A fronte di maratoneti come Maxime Berger, che ha coperto 126 giri, Michel Fabrizio (113), Tom Sykes (106) e Nori Haga (100) ci sono stati altri che ne hanno coperto di meno come Max Biaggi (46), Leon Camier (74), Jonathan Rea (75) e Joan Lascorz (77).
IL DATO ASSOLUTO DICE JAKUB SMRZ - Questo nulla toglie al miglior tempo di Jakub Smrz, tornato sulla Ducati dopo qualche gara con l'Aprilia. Il ceco che corre con la moto del neonato team Effebert - Liberty Racing è stato tra i migliori nei primi due giorni, realizzando la pole virtuale grazie alla prestazione del mercoledì. Smrz ci ha abituato a belle prestazioni sul giro, vedremo se avrà perso l'abitudine a cadere. Jakub ha girato un secondo e tre più lento di Rea che era stato il migliore nel 2010.
Alle sue spalle la graduatoria assoluta vede Jonathan Rea con la Castrol Honda che aveva portato alcune novità che non è stato possibile provare. Il britannico, però, non si è risparmiato e dopo aver stabilito il secondo tempo il mercoledì è stato il migliore nel secondo anche se con un tempo altissimo (1'54"718) a causa delle condizioni della pista.
Terzo tempo per Eugene Laverty che continua la sua marcia di adattamento alla Yamaha e dopo essere stato protagonista nei test di Phillip Island a dicembre, si è distinto anche a Portimao. Oltre al tempo di mercoledì c'è da segnalare che venerdì, pur coprendo solo sette giri ha staccato il quarto crono.
SORPRESA (MA NON TANTO) MELANDRI - Molta attesa c'era per il ritorno in pista di Marco Melandri dopo l'operazione alla spalla. Il ravennate ha girato molto soprattutto con il bagnato e dopo aver sofferto nella prima giornata è stato secondo giovedì e quinto venerdì. Se nei prossimi venti giorni il pilota della Yamaha riuscirà a migliorare nella funzionalità della spalla, sicuramente sarà protagonista già da Phillip Island, altrimenti dovremo aspettare solo fino a Donington.
Altro binomio pilota-moto molto attesi erano Tom Sykes e la Kawasaki che dopo la lunga serie di test un po' ovunque poteva misurarsi con gli altri protagonisti del mondiale. Purtroppo un confronto diretto non c'è stato ma l'inglese - quarto mercoledì e sesto giovedì - ha dato dimostrazione di di una notevole competitività.
CHECA E BIAGGI - Oltre alla prestazione della Ducati di Smrz, c'è da sottolineare quella di un'altra bicilindrica bolognese. Infatti, Carlos Checa con la moto del team Althea Racing è stato molto veloce ma soprattutto ha provato a fondo la nuova elettronica traendone, stando alle parole dello spagnolo, positive indicazioni. Lo dimostrano il quinto tempo del mercoledì ed il terzo del giovedì.
Aveva un programma molto intenso anche Max Biaggi che si sarebbe dovuto concludere il mercoledì con le novità portate in Portogallo da Gigi Dall'Igna. Purtroppo il maltempo ha rovinato tutto (o quasi) e, per complicare le cose, c'è stato anche il blitz a Montecarlo per la convention Piaggio. Per le ultime verifiche il Campione del Mondo dovrà aspettare Phillip Island, dove ha già girato anche a inizio di dicembre.
LAVORO PER TOSELAND E FABRIZIO - E già che siamo in tema di lavoro, molto ne avevano in programma anche i team Suzuki Alstare e BMW Motorrad Italia.
Per quest'ultima l'uscita di Portimao si trattava della prima "reale" ma anche alla squadra italiana il maltempo ha rovinato i piani, penalizzando sia Ayrton Badovini sia James Toseland. I due - soprattutto l'inglese - non sembravano preoccupati rimanendo concentrati sul programma da portare avanti. Dopo l'Australia e prima della gara inglese è prevista ancora una sessione di prove in Spagna per essere pronti in vista di Donington.
Sperava nell'asciutto Michel Fabrizio ma nonostante le due cadute - una molto spettacolare e per fortuna senza conseguenze - il romano era soddisfatto della tre giorni. Rimane per la squadra nippo-belga ancora del materiale da provare e,q quindi, tutto è rinviato ai test del 21 e 22 febbraio a Phillip Island.
Ora mentre la BMW proverà il 2 e 3 a Phillip Island e a metà del mese farà altrettanto Castrol Honda, per i protagonisti del Mondiale tutto è rimandato alla settimana prima del debutto mondiale. Ed allora si farà sul serio.