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Dakar 2011: Ottava tappa, ancora Marc Coma

Il catalano consolida la sua leadership

Moto - News: Dakar 2011: Ottava tappa, ancora Marc Coma

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L’ottava tappa della Dakar 2011 è stata una delle più navigate in assoluto. E’ qui che coloro che hanno senso dell’orientamento, che sanno meglio interpretare le note e che comunque, hanno anche sesto senso, hanno potuto fare la differenza. 776 Km di cui 508 Km di speciale, dalla città di Antofagasta a Copiapo, attraverso il deserto di Atacama.
Una tappa questa, che fa veramente "tanto Africa", o quantomeno ci si avvicina parecchio, dove le dune sono alte, infinite, da scalare, da interpretare, e dove se ti pianti, fai fatica a tornare indietro per prendere un minimo di rincorsa. Qui ci vuole tecnica, e per carità, tanto motore, perché in ogni caso aiuta a venire su!
I migliori "africani" (così vengono soprannominati i piloti che hanno esperienza nel Continente Nero, ergo, di deserto e dune, e che sanno navigare e "galleggiare" tra le queste) qui hanno dunque potuto fare la differenza, ed il primo a soffrirne, soprattutto quanto a navigazione, è stato il cileno Francisco "Chaleco" Lopez, che poi alla fine, proprio male non è andato.

COMA: SEMPRE PIU’ VICINO ALLA VITTORIA
Il vincitore di tappa è Marc Coma, che con la sua KTM prende ulteriori distanze dagli altri piloti. Il suo tempo di tappa totale è stato di 6 ore 5 minuti e due secondi. Dietro di lui Cyril Despres, giunto con un ritardo di 1’55", mentre terzo è Francisco "Chaleco" Lopez, a 4’21".
Ad aprire la pista è toccato a Despres, che però come sempre ha messo a frutto la sua esperienza, dandosi comunque il cambio con il cileno per la testa della gara. Coma ha così solo controllato, cercando di non "distruggere" il suo monocilindrico.
Quarto è giunto Helder Rodrigues, mentre Gonçalves è uscito di scena a causa di una caduta dove ha riportato la frattura della clavicola. Frans Verhoeven si è visto costretto a lavorare sulla sua BMW a inizio tappa, mentre Jonah Street e Jordi Vildoms si allontanano dalla top5; pessima gara per loro. Chi fa strada è invece il norvegese Pal-Anders Ullevalseter, 5° in questa tappa.
Ad Alex Zanotti, prima del rifornimento si è bloccato il GPS. Senza più lo strumento essenziale per la navigazione ha dovuto seguire gli altri piloti nella polvere e verso fine tappa non ha visto un dosso ed è stato sbalzato di sella. Fortunatamente ha solo la spalla dolorante.

NONA TAPPA: COPIAPO–COPIAPO
La nona tappa può sembrare nulla se si guardano ai Km, ovvero 270 totali, di cui 235 di speciale, ma non è così. Lo stage Copiapo–Copiapo risulta particolarmente impegnativo, a causa delle dune immense da scalare! Come la tappa di ieri, qui non v’è spazio per prendere la rincorsa, o manovrare la moto, e dunque solo coloro che sono esperti nell’attraversamento delle dune possono perdere meno tempo. Pneumatici a basse pressioni dunque, per aumentare il grip! Come se non bastasse poi, ci pensa l’organizzazione, che farà partire i piloti in gruppi da 10 per i primi in classifica, e a gruppi da 20 per gli altri.

LE DICHIARAZIONI

Marc Coma: "E' stata una tappa dura e molto lunga, con molti chilometri e dune. Con Cyril e Chaleco abbiamo guidato insieme. I due si sono alternati per aprire la strada, ad un ritmo molto veloce. Sono stato felice per il ritmo di oggi. E' stata una buona tappa dopo la giornata complicata di ieri, ma alla fine, è andato tutto bene. Sono contento, perché è stata una speciale da 500 Km. Questa è stata un inferno dei tanti".

Cyril Despres: "Non è andata troppo male oggi. Siamo stati in viaggio per un po': 505 chilometri, e non è stato facile aprire la strada, quindi ovviamente gli altri ti raggiungono. Chaleco e io abbiamo aperto la strada, e abbiamo il nostro daffare. Oggi, il gioco era quello di restare subito dietro il seguito delle mie tracce. Lui non ha preso troppi rischi. Non si può fare molto, ma abbiamo ancora distanziato il resto dei piloti. Chaleco ha aperto la strada a tutte le parti veloci e io l’ho fatto per le dune. Alla fine, la soddisfazione l’ho avuta al sorpasso, e dal tagliare il traguardo per primo. Non è molto, ma per un giorno come oggi è una fonte di soddisfazione. Il problema con la navigazione è come nel ciclismo, alcuni piloti tengono fede alla ruota posteriore di chi traina come sanguisughe; bene, c'è la stessa cosa nei Rally Raid purtroppo. Ma questo è solo parte del gioco".

Francisco "Chaleco" Lopez: "Una tappa molto lunga con tanti tipi di terreno. Molto veloce nella prima parte, più tecnica nella seconda. Despres mi ha ripreso, ma mi ha lasciato davanti ad aprire la pista. Ho cercato di andare a un buon ritmo, poi nel finale, dopo che Coma ci aveva raggiunto, mi sono fatto superare."

Helder Rodrigues: "E' stata una tappa difficile per me. Ho girato 508 Km tutti da solo. Coma e Chaleco mi hanno raggiunto in fretta e io non sono riuscito a rimanere con loro. Successivamente, sono stato per conto mio, ed è stata dura. Chaleco ha guadagno 4 minuti su di me. Non è molto. Per perdere solo 4 minuti in un giorno così, è buono, è positivo".

Pal-Anders Ullevalseter: "Questo è stato il mio genere di speciale. Fino a metà stavo facendo bene, ma poi mi sono perso due volte. Alla fine, per la classifica generale, è stato un buon risultato e sto continuando a risalire. E' tutto in positivo e non vedo l'ora di iniziare la tappa di domani".

CLASSIFICA GENERALE

La top5 non cambia. Marc Coma è primo in classifica, seguito da Cyril Despres a 9’19", e a rincorrere il cileno Francisco "Chaleco" Lopez, a 22’48". Si riconfermano poi rispettivamente in quarta e quinta posizione, il portoghese Rodrigues e il suo connazionale Ruben Faria. Si fa sotto però, Pal-Anders Ullevalseter, ora sesto in classifica.

1, Marc Coma, Spain, KTM
2, Cyril Despres, Andorra, KTM, at 9:19
3, Francisco (Chaleco) Lopez, Chile, Aprilia, 22:48
4, Helder Rodrigues, Portugal, Yamaha, at 41:42
5, Ruben Faria, Portugal, KTM at 1:09:59
6, Pal Anders Ullevalseter, Norway, KTM at 02:02:26
7, Juan Pedrero, Spain, KTM at 02:03:01
8, Quin Alexis Cody, USA, Honda at 02:31:36
9, Jean De Azevedo, Brasil, KTM at 02:40:48
10, Jvan Jakes, Slovakia, Yamaha at 02:55:00

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