E anche la quinta tappa della Dakar 2011 ha delle sorprese. Le "solite "KTM" hanno sofferto, visto che le protagoniste di questo stage sono state BMW e Aprilia.
La tappa di 459 Km ha preso il via presso Calama, ed è terminata a Iquique, con 423 Km di speciale. I piloti sono "scesi" dalle Ande, per approdare all’arido deserto di Atacama.
E’ da qui infatti che i piloti hanno iniziato a lottare con le dune.
GONCALVES: VITTORIA MERITATA!
Francisco Lopez pensava di avercela fatta in questa speciale. Il tempo era il migliore tra tutti, ma poi, qualcosa ha cambiato la classifica, e la sua Aprilia è "scivolata" al secondo posto.
A vincere la tappa è dunque stato Paolo Gonçalves!
Il perché è presto detto: il pilota della BMW del team BMW Motorrad by Speedbrain ha dato dimostrazione di sportività, fermandosi a soccorrere al 231° Km Olivier Pain, che si è schiantato, fortunatamente senza nessuna grave conseguenza. I commissari dunque, hanno tenuto conto di questo, e il portoghese ha portato così a casa la sua prima prova speciale.
"Chaleco" ci credeva, dato che oramai era un’abitudine quella di vincere almeno una tappa in casa (ma per sua fortuna è solo la prima, ce ne saranno altre in Cile). Nel 2010 il cileno perse questa opportunità alla prima tappa a causa di un errore di navigazione, ma questa volta, non ha sbagliato nulla, e i tifosi cileni dalla sua parte hanno fatto il loro dovere, incitandolo a più non posso. Scendendo dalle montagne (con una pendenza media di 30%), Chaleco ci aveva creduto, anche perché all’arrivo aveva un secondo di vantaggio sul belga Frans Verhoeven, quel tanto da poter portare a casa la tappa. Ma nulla per lui, Gonçalves, ha fatto primo. Un peccato per Verhoeven, che ha il rimpianto di esser caduto a soli 2 Km al traguardo!
Come accennato sopra, Gonçalves ha conquistato la sua prima speciale. Ma non solo, è anche la prima vittoria per la BMW alla Dakar dai tempi del mitico Richard Sainct, che trionfò con la moto della Casa dell’Elica nel ’99 e nel 2000.
Al quarto posto è giunto Marc Coma, con un ritardo di 3’58", e subito dietro di lui l’altro protagonista di questa Dakar 2011, Cyril Despres, con un ritardo di 4’10". Che le KTM inizino a soffrire le tappe dove la velocità conta? Lo sapremo presto, sulla sabbia poi, la bicilindrica Aprilia dovrebbe averne di più delle altre mono.
Il migliore degli italiani è sempre Ivan Boano, su Beta, giunto 31° con un ritardo di 54’38". Ciotti è giunto 72°.
SESTO GIORNO: IQUQUE – ARICA
Per questo sesto giorno sono previsti ben 721 Km, di cui 426 di speciale. Mentre leggete questa, i piloti stanno esplorando il deserto di Atacama, per giungere a Arica, l’ultima città peruviana al confine col Bolivia. Qui verrà fuori la capacità di guida nel deserto, perché oltre alle dune i rider dovranno sfidare le zone con il fesh-fesh (o "Guadal", come lo chiamano in Cile), ovvero vere e proprie pozzanghere di polvere, dove perdere il controllo è un attimo, e insabbiarsi, far fatica a uscire e bruciare le frizioni, è ancora più facile. Chi sarà il più bravo, e il più… paziente?
LE DICHIARAZIONI
Francisco Lopez: "Una tappa molto dura, con tanta navigazione soprattutto nel finale. E’ stato molto difficile trovare tutti i waypoint e da qui in poi sarà sempre più complicato. Anche oggi la moto è andata molto bene, dopo aver raggiunto Cyril al rifornimento ci siamo alternati al comando fino all’arrivo".Alex Zanotti: "Partire così indietro è un inferno. Ho superato un numero infinito di piloti e soprattutto con i quad davanti è quasi impossibile. Sono caduto due volte nella polvere perché rallentavo e, non vedendo più nulla, perdevo completamente l’orientamento".
IL PUNTO: LE CARTE STANNO CAMBIANDO
Dopo questa quinta tappa, c’è stato un bel cambiamento nella classifica, ma soprattutto le prime cadute di un certo livello, che hanno cambiato le cose. Prima su tutte l’incidente di Oliver Pain, che dopo il 218° Km aveva il miglior tempo. Dopo pochi chilometri come accennato è caduto rompendosi un polso, ed è stato trasportato a Iquique con l’elicottero. Ma il pilota della Yamaha non è stato l’unico a cadere. Anche Marc Coma ha "assaggiato" il terreno cileno, dopo 80 Km dall’inizio della speciale. Questi si era poi fermato ad aiutare Pain insieme a Gonçalves.
Provvisoriamente secondo nella generale, lo spagnolo risulta, invece, essere ancora primo grazie alla "correzione" dei giudici per l’aiuto prestato al pilota infortunato.
Rimane dunque di 10’14" il vantaggio su Cyril Despres. Bisogna però tenere presente che il detentore del titolo ha subito una penalità di 10 minuti a causa di una disattenzione in fase di partenza della quarta tappa. Lopez è ora terzo a 18’32", dietro Despres.
Le KTM dunque, sono si sempre in palla (occupano le prime due posizioni), ma le altre Case si stanno facendo sotto. Aprilia, BMW e Yamaha stanno svolgendo un ottimo compito. Ma se la prima ha l’assistenza ufficiale, non si può dire altrettanto delle ultime due citate.
DAKAR: I PILOTI CON LE PALLE!
Che siano i piloti a fare il resto? Da sempre nelle Dakar, non è la sola… macchina, a fare la gara. Il pilota conta ancora molto: la tecnica di guida, quella di navigazione, la preparazione fisica, il pelo sullo stomaco… ma soprattutto tanto cuore! I piloti sono dei veri motociclisti, che non si lamentano se la pasticca non offre modulabilità, se la sospensione anteriore comporta vibrazioni, se la ruota posteriore non "grippa", o se lo spigolo della sella gli punge il sedere! I piloti della Dakar dormono quattro ore a notte, affrontano il freddo e il caldo nella stessa giornata, si sciroppano giorni da 7/800 Km. Queste si chiamano "palle"!
CLASSIFICA GENERALE
Il leader di gara resta sempre lo stesso, ovvero il pilota del KTM MRW Rally Factory Team, Marc Coma, con 16 ore 59 minuti e 33 secondi totali. Secondo è Cyril Despres a 10’14", terzo e in rimonta, Francisco "Chaleco" Lopez a 18’32", quarto il vincitore di tappa, Paulo Gonçalves a 21’42" e quinto Ruben Faria a 35’14".1, Marc Coma, Spain, KTM 16:59:33
2, Cyril Despres, Andorra, at 10:14
3, Francisco (Chaleco) Lopez, Chile, Aprilia, at 21:42
4, Paolo Goncalves, Portugal, BMW, 25:40
5, Helder Rodriguez, Portugal, Yamaha, at 32:05
6, Ruben Faria, Portugal, KTM at 35:14
7, Juan Pedrero, Spain, KTM at 40:01
8, Jonah Street, Usa, Yamaha, at 42:55
9, Jordi Viladoms, Spain, Yamaha, at 44:23
10, Frans Verhoeven, Belgio, BMW at 49:55