Rossi: "La Yamaha più amata"

VIDEO Valentino racconta le sue M1. E Furusawa fa i conti alla Yamaha

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E’ toccato a Valentino Rossi, come era logico fosse, raccontare la Yamaha 2004-2009, nella tradizionale conferenza stampa che la Casa giapponese organizza ogni anno, nell’ultima di campionato. Al suo fianco, Masao Furusawa, il giapponese che non solo ha fornito gli indirizzi tecnici, ma ha rappresentato anche l’anello di congiunzione, dal punto di vista politico, gestionale, strategico tra il pilota italiano ed il costruttore nipponico. Mentre Furusawa era presente in carne ed ossa, Valentino ha affidato le sue riflessioni (che contengono il perché delle scelte tecniche, ed alcune divertenti d definizioni delle moto che ha cavalcato) ad un filmato. Ogni tanto veniva interrotto , ed interveniva Furusawa, commentando e precisando. Ed è stato proprio il giapponese che, arrivato il momento di interloquire  a proposito di una stagione (la 2006) ha esclamato: “Rossi è un personaggio particolare. Non solo è un grande pilota: è anche un grande tester. In più, è anche un ottimo tecnico: non ho nulla da aggiungere a quello che ha detto”.

E dato Rossi è anche un grande comunicatore, a noi non resta che imitare Furusawa, ed invitarvi a lanciare, qui sotto, il filmato integrale con Rossi che racconta e spiega. Come Furusawa, ci limitiamo a sottolineare alcuni elementi di particolare interesse. E riferire una impressione: la battuta del giapponese è equivalsa ad un omaggio al pilota ed ha raccontato come, nonostante le asprezze degli ultimi tempi nel rapporto tra Casa e pilota, il rapporto tra i due, Rossi e Furusawa, rimane di grande comprensione e stima reciproca. A Valentino sarà concesso di provare la Ducati, tra un paio di giorni, con però il divieto di commentare. La mordacchia. Ma anche, da parte di Masao, il riconoscimento di essere stato anima e cuore del progetto, fin tanto che il matrimonio è durato. E forse, per lui, anche more uxorio l’amore non si è spento.

La Yamaha migliore è quella del 2005. “Aveva stabilità, agilità, potenza ed era velocissima in rettilineo. Precisa, ottima da guidare. Ottenuta lavorando sulla elettronica”. Proprio parlando di elettronica, Furusawa ha detto che, se nel 2004, quando è iniziata l’avventura Rossi-Yamaha una buona moto era data all’80 per cento dalla meccanica, ed al venti dalla elettronica, oggi i rapporti sono completamente rivoluzionati: sessanta per cento è merito della elettronica, quaranta della meccanica. Ed ha informato che certi risultati, come quello di quest’anno, che ha garantito a Lorenzo e Rossi un motore a lunga durata (“2000 chilometri: quante due otto ore di Suzuki”) è stato ottenuto a prezzo di sforzi imponenti: “Il motore a lunga durata costa quanto un motore del periodo precedente. Né più, né meno. Ma per ottenere il primo lunga durata efficiente, è stato necessario produrre venti motori-test”. Come dire che lo sviluppo del nuovo propulsore è costato venti volte di più rispetto al mantenere il vecchio. E nel futuro? Ormai il passo è fatto; secondo Furusawa, il rapporto scenderà a tre a uno.

Ma godetevi Rossi, e la spiegazione.



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TUTTE LE YAMAHA DI ROSSI

2004 - OW P3 - Trazione migliorata, caratteristiche di agilità inalterate, linearità nella risposta del gas
2005 – OW P4 - Telaio e motore nuovo per migliori prestazioni in tutte le condizioni, consumi inferiori
2006 – OWR3 - Next generation fly by wire, alesaggio e corsa diversi, +5 cv, +400 rpm, new engine brake control system, new electronic throttle management
2007 – OWS4 - Motore 800, serbatoio 21 litri, real time vehicle dynamics, motore più compatto e leggero (-3,5 Kg), rigidezza telaio modificata, +2.000 rpm, -3% consumo, carena diversa
2008 – OWS5 – Valvole pneumatiche, +12% potenza, +8% coppia, raffreddamento migliorato -10° acqua, -15° olio
2009 – OWS8 – Riduzione frizioni interne, airbox, +4% potenza, +3% coppia, temp. Pistoni -30°


 

 

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