Shoya aveva già preparato il casco

La nuova grafica per il GP del Giappone gli piaceva. I genitori presenti alla cerimonia

Aveva fatto preparare dalla Shoei il casco per il GP di casa, il giovane Shoya.

Era il mese di luglio 2010 e la vita gli stava sorridendo; non poteva sapere che avrebbe corso solo altre tre gare e alla quarta, click, si sarebbe spenta definitivamente la luce.

“E' molto semplice – aveva detto Tomi al grafico della Shoei – mi piace, teniamolo così”.

Semplice, come lui. Il pilota Moto2 aveva guardato soddisfatto la grafica in stile “murales” che a lui tanto piaceva, aveva sorriso, ringraziato, ed era andato via sorridente.

Erano presenti anche i due fratellini alla cerimonia che si è svolta oggi alle 10:05 (ora locale) sotto il podio del Twin Ring in onore di Shoya Tomizawa, nella quale il Presidente della FIM Vito Ippolito ha consegnato ai genitori del 19enne prematuramente scomparso una targa con il numero 48 ritirato dal Campionato del Mondo di Categoria in memoria del pilota.

Il CEO di Dorna Sports Carmelo Ezpeleta ha poi consegnato loro un libro contente tutti i messaggi inviati dai fan MotoGP alla famiglia, agli amici e al team Technomag-CIP, inoltre Olivier Metraux ha consegnato ai genitori di Shoya il Trofeo Michel Metraux.

Si volta così la pagina più triste della storia del Motomondiale negli ultimi sette anni.


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