Rossi: "sono al settimo cielo!"

AUDIO "domani si lotta per vincere. Ho riprovato il motore vecchio: da piangere".

Rossi: "sono al settimo cielo!"

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“Non potete avere idea di quanto io sia felice. Dopo Aragon, pensavo di dover mollare. Invece...”

Invece, rieccolo lassù, Valentino Rossi da Tavullia. In prima fila. Finalmente, “business as usual”. Si torna all'antico.

Vale e Dovi su, Spagna giù. Nessuno spagnolo trai primi tre; è la prima volta nella stagione. Jorge Lorenzo interrompe un record che lo aveva sempre visto, nel 2010, nella terna dei più veloci. Il che rende ancora più rimarchevole la prestazione di Valentino, tornato ai vertici dai lontani tempi di Le Mans. “Mi sembrano dieci anni” aveva detto ieri, commentando il fatto di aver messo a segno il miglior tempo nel primo turno di libere. La stessa frase l'ha ripetuta oggi, dopo aver sfiorato la pole e stabilito un tempo sul giro che gli ha consentito comunque un secondo posto in griglia, diventando così, qui in Giappone, la bandiera della Yamaha.

Moto dritta, spalla OK. “Abbiamo iniziato con un buon passo già ieri, e continuato piuttosto bene anche oggi. Per quello che riguarda la spalla, credevo peggio. Perdo un po' nelle frenate più dure, ma non soffro più di tanto, perché si frena dritti, e la spalla mi fa particolarmente male quando invece devo attaccarmi ai freni a moto già inclinata. Per la M!, il setting è stato buono,ed abbiamo perso la pole per un niente. La M1 è ben bilanciata, ed è quello che ci vuole, qui”.

Piove? Non piove? “Per domani, l'incognita è particolarmente una: il tempo. E tempo vuol dire gomme. Qui a Motegi è sempre lo stesso: ti svegli la mattina, ed apri le tende un po' come si fa quando si spillano le carte a poker. E di solito piove... io preferirei il sole. Come tutti, penso”.

Felicità e confusione. “Sono contento. Contento ed un po' confuso: di solito qui a Motegi la Yamaha soffre, ed invece oggi vola. Ma siccome solitamente nei prossimi due, Sepang e Phillip Island, normalmente vola, non vorrei che soffrisse...”.

Lacrime sul motore. “Dopo aver provato il motore nuovo, mi è capitato di tornare per qualche giro al vecchio. Mi è venuto da piangere”.

Domani? Si lotta per vincere. “Forse, dovrei dire che il mio obiettivo è il podio. Con questo passo, con questo tempo, è però chiaro che l'obiettivo deve essere la vittoria”.

Viva l'erba del Qatar. “Quella sintetica, ovviamente. Lì c'è quella di qualità migliore. In altre parti, usano una sorta di moquette colorata da scartare. Ne abbiamo discusso in commissione sicurezza; è necessario creare uno standard. Che si definisca, cioè, una erba sintetica ufficiale, così come esistono una vernice ufficiale e cordoli ufficiali”.

Tomizawa: la gara andava fermata. “Non fermarla, è stato l'unico errore commesso a Misano. Adesso ne convengono tutti”.

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