Lorenzo: banzai Motegi! Il dubbio Rossi

VIDEO - Jorge dovrà attaccare per difendersi, Pedrosa e la Honda sono in grande forma

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Eyjafjallajokull ci aveva provato, aveva giocato il tutto e per tutto, considerando che è solo un vulcano che abita in Islanda. Eyjafjallajokull aveva offuscato i cieli con il suo nero, come fanno le seppie quando si arrabbiano. Tratte aeree bloccate, GP del Giappone rimandato: obiettivo raggiunto. Valentino aveva bisogno di una settimana in più per mettere a riposo la spalla infortunata e comunque in quei giorni il circuito di Motegi era ricoperto da un inusuale strato di neve, correre lì non sarebbe stato piacevole per nessuno. Il vulcano, da appassionato di moto, ci aveva messo del suo per spostarne la data sul calendario.

Adessio ci siamo: tra tre giorni si compierà il quattordicesimo GP della stagione.

Si atterra a Tokyo e poi si punta verso nord, percorrendo 150 chilometri tra le risaie verdi smeraldo dove va a specchiarsi il cielo e il buio fitto delle foreste di conifere, di felci e di bambù. Una di queste vallate abbraccia il tracciato a forma di testa di cane lupo, il Twin Ring di casa Honda.

Oltre alla natura rigogliosa, qui a Motegi regnano l'ordine e la pulizia in perfetto stile giapponese dal 1997, data in cui è stato costruito il tracciato che si chiama Twin Ring perché ospita due circuiti diversi, un ovale da 2.493 mt e il tracciato da 4.801 mt. su cui il Motomondiale corre dal 1999. Al suo interno c'è anche un kartodromo, un centro per la guida sicura, un hotel di lusso dove soggiornano i piloti e sopratutto il Museo Honda, che sfoggia succulenti modelli di auto e di moto del 1950  e gli inquietanti robot come Asimo, dalle sembianze umane.

 

Dove eravamo rimasti? Ah sì, il mondiale...

Si riparte con Jorge Lorenzo in testa al mondiale con 284 punti. La Yamaha M1 ultimamente sembra aver smarrito la corona di moto più veloce del reame, è come se patisse il fatto che il suo primo amore, Valentino Rossi, le ha già annunciato che la sta lasciando. JL dal canto suo è stato impeccabile nella prima parte del mondiale ma adesso più che mai dovrà fare attenzione a non farsi sfilare il titolo da un fortissimo Dani Pedrosa, che nelle ultime gare ha innescato il turbo accorciando le distanze a 56 punti. Centoventicinque ne restano ancora in palio...

Freccina verde verso l'alto accanto al nome di Casey Soner (secondo con 139 punti), reduce dalla sua prima vittoria della stagione nel GP di Aragon che ha visto due Desmosedici sul podio. Domenica sapremo se l'evoluzione della Ducati è stata un'impresa "one shot" o l'inizio della rimonta e quindi se da adesso in poi Lorenzo dovrà preoccuparsi anche delle rosse.

Valentino Rossi, nonostante le gare mancate e gli acciacchi fisici, è quarto nel mondiale con 144 punti. Il biondo di Tavullia è l'ombra di se stesso, non solo in gara. Siamo sicuri che stia prendendo le decisioni giuste? Siamo sicuri che, per correre così come sta facendo (ad Aragon è arrivato 6°) non sia forse il caso di togliersi dall'impaccio della spalla e farsi operare, in modo da perdere sì qualche gara ma da ricominciare alla grande in proiezione Ducati, nei  winter test? Pare sempre più probabile l'ipotesi che questa del Giappone sia per Rossi l'ultima gara prima dell'intervento alla spalla, e che la Yamaha abbia già inserito Cal Crutchlow come colpo in canna da sparare sulla n.46 per le ultime quattro della stagione.

In Moto2 quaranta motori Honda 600cc si schiereranno per la prima volta sul tracciato di casa Honda. Toni Elias è in testa al mondiale con 224 punti e 76 di distacco da Julian Simon. Potrebbe vincere qui, l'ex pilota Motogp, aiutato da un bel po' di fortuna, ma conoscendo il gran cuore dell'ispanico possiamo asserire con certezza che non vorrebbe mai vincere un mondiale senza avere la certezza di  esserselo sudato fino all'ultima goccia.

In 125 assisteremo alla probabile riscossa di Marc Marquez, sfortunato ex leader del mondiale che ad Aragon è andato a secco di punti dopo essere stato abbattuto alla prima curva da Krummenacher. Slittato in terza posizione con 197 punti, Marquez tenterà la scalata su Espargarò (202) e Terol (208).

Il meteo di Motegi nel frattempo si mette di traverso in vista della gara: oggi sta piovendo furiosamente, domani e dopo è prevista una tregua ma per domenica pare quasi certa una wet race.

 

 

 

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