Ernesto Marinelli nel prossimo week end dovrà fare doppio lavoro. Infatti mancando per un infortunio l'ingegnere di pista di Michel Fabrizio, sarà proprio l'ingegnere modenese a sostituirlo affiancando il romano.
E dopo la "parata" di Ducati domenica scorsa sul circuito di Imola, Marinelli spera di poter cogliere un altro risultato significativo. "Anche se lo stato d'animo del nostro team è senza dubbio condizionato dalla prossima chiusura - ha detto il responsabile SBK della Ducati - sono molto soddisfatto del risultato della Ducati. Significa che il lavoro fatto nella progettazione è ancora valida. Le nostre moto sono ancora lì davanti a tutti e su una pista tra le più tecniche del mondiale".
La vittoria di una moto privata - sia pure di lusso - davanti a quella ufficiale non ha disturbato Marinelli "E' stato un grande risultato di marca. Checa e Haga hanno fatto entrambi due gare magnifiche partendo indietro nella griglia. L'unica ombra è stata il rientro anticipato di Nori in Superpole 2 che non essendoci cambio gomme era inutile. Infatti tutti gli altri hanno abbassato i tempi nel finale, mentre Haga era ai box... Mi ha dato soddisfazione anche rivedere Lorenzo Lanzi davanti".
E' stato un week end impegnativo anche per dover incontrare tutti i ducatisti delusi: "Gli striscioni mi hanno lasciato un po' perplesso e mi hanno dato l'impressione che fossero pilotati. Ho parlato con molti ducatisti e ho capito che sono dispiaciuti: il team Ducati Xerox era entrato nel cuore delle persone".
Peccato che il prossimo anno non ci sia più..."La Ducati ci sarà ancora: questo deve essere ben chiaro a tutti! Il ritiro è stato un po' strumentalizzato facendolo passare per un'uscita dalla Superbike. Non sarà così, anzi avremo team competitivi che dimostreranno che la nostra moto è ancora competitiva e che saremo ancora presenti, in altra forma, nella Superbike. Gli avversari dovranno sicuramente fare ancora i conti con noi".