Allora, la pioggia. Che Valentino un po' benedice, ed un po' vorrebbe evitare. Il bagnato ha reso meno pesante il lavoro della spalla che, oggi come oggi, è l'elemento fisico di maggior preoccupazione. Però, è sull'asciutto che si lavora e si migliora la moto. E di migliorare, ne hanno bisogno in Yamaha: lo stesso Valentino fa notare che Pedrosa viaggia con un vantaggio di dieci chilometri in velocità massima, e Dovizioso otto. “Magari, Dani ha un vantaggio tutto suo” dice.
E si riferisce al fatto che il pilota catalano è un peso piuma. Dovizioso, però, no. Quindi, la differenza è un valore assoluto. “Noi” ricorda Valentino “attendiamo un motore nuovo, nella parte finale di stagione. Sarà migliore di questo. Ma non tanto”.
La pioggia non gli è dispiaciuta: “Dopo l'incidente, ho avuto occasione di provare solo una volta, e non è andata bene. Oggi, al contrario, è stato interessante. E ritrovare il feeling sul bagnato è risultato importante. D'accordo: mi becco ancora un secondino da Stoner; però, alcune modifiche previste per essere messe a prova sull'asciutto, ed utilizzate sul bagnato, hanno funzionato bene”. Un buon segnale.
Si è parlato anche di erba sintetica: “Sarebbe già un passo avanti” ha detto Vale, sollecitato da un collega della TV “se l'erba fosse uniforme in tutti i circuiti. Sostituirla con l'asfalto? E' un argomento da trattare, anche se poi succederebbe che qualcuno la userebbe come pista, e questo forse introdurrebbe altri problemi".
“Questa pista mi piace; non dico che sia tra le mie tre favorite, ma nelle prime cinque o sei ci sta. Buon grip con l'asciutto e con il bagnato: solo in alcuni punti, quando piove a dirotto, l'acqua ristagna tanto”
{mp3}14gp_aragon/rossivenaragon{/mp3}