Rossi: "non cadevo tanto dal 1996"

AUDIO - Gomma dura e "una buca da strada" lo stendono alla curva sei

Rossi: "non cadevo tanto dal 1996"

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Chi sia il nemico, è chiaro. “Se non fosse stato per quella fottutissima buca alla curva sei...sono due anni, in Safety Commission, che chiediamo che venga chiusa. Una buca da strada in una pista...”. Così Valentino Rossi, al termine di una sessione di qualifica che lo ha visto un'altra volta per terra. La seconda in un giorno solo. “Non mi capitava, credo, dal 1996”. Cioè, dalla stagione dell'esordio nel Mondiale.

Con una premessa così, ci si sarebbe aspettati un giudizio estremamente negativo sullo stato attuale delle cose. Invece, no: “Anche se quello è risultato il momento peggiore, per cadere, visto che ero partito con la gomma nuova, si è trattato di un buon turno. La sospensione posteriore era troppo dura, e quando mi sono appoggiato sulla spalla, si è mossa un po'. Comunque, abbiamo compiuto un bel passo avanti rispetto a questa mattina; sarà difficile sia con le dure che con le morbide, ma comincio a guidare bene. Davanti ci sono state delle sorprese...” continua Rossi, riferendosi alla pole di Spies ed al terzo tempo di Nicky Hayden. “Magari domani, in gara, ci sarà da divertirsi”. E poi: “Mi sa che Lorenzo ha trovato in squadra un Jorge, per l'anno prossimo...”. La miglior definizione che oggi si possa dare di Spies nel team Yamaha ufficiale.

Le difficoltà sono palesi, nel gruppo di Valentino, ma Rossi non usa come paravento la situazione che non lo vede più come leader dello sviluppo tecnico. “Ho tutto quello che mi serve” afferma. “Siamo noi a trovarci indietro con la messa a punto. Ma il passo è buono”. Solo Lorenzo, sostiene, ne ha uno migliore. Tutti gli altri, no.

Si va verso una domenica che, comunque, si profila interessante.

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