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Schwantz: ecco la mia Moto2 n.34

L'ex iridato Suzuki ha presentato la Moriwaki che guiderà Roger Hayden

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Nel folklore californiano dei paddock di Laguna Seca, Kevin Schwantz ha presentato con grande orgoglio e un pizzico di emozione la Moriwaki motorizzata Honda che correrà ad Indianapolis nel mondiale Moto2 il 29 agosto.

Quando è stata svelata la 600cc a stelle e strisce, la prima cosa che è saltata all'occhio è stato il numero 34 sul cupolino, un numero che, dall'abbandono alle corse del campione della 500 Suzuki, è stato ritirato dalla categoria regina (lo aveva utilizzato Andrea Dovizioso quando correva in 250 per poi privarlo del 3,  una volta giunto in MotoGP). La guiderà, come già si è detto, Roger Lee Hayden.

Questo progetto Moto2 per Indianapolis è solo un test “one shot” o c'è qualcosa che bolle in pentola per il futuro?

“Non ho una sfera di cristallo che mi indichi cosa accadrà in futuro – risponde sorridendo Schwantz – abbiamo avuto questa bella opportunità di correre una gara, vediamo cosa succederà”.

Magari un team in Moto2, l'anno prossimo...

“Certo, qualsiasi porta si apra per il futuro cercherò di sfruttarla, ma per il momento siamo focalizzati su questa chance che abbiamo”.

Come ti senti all'idea di rivedere il 34  correre in un mondiale? Ci sono stati tanti piloti con la moto numero 34, dopo di te, ma non erano la tua.

“Sì, ne ho viste tante con il 34, in 125, in 250 e in tanti campionati in giro per il mondo ma mai più in MotoGP. Certo questa è un po' la mia moto, è sicuramente una sensazione speciale”.

Dove avete fatto i test con questa Moriwaki?

"Lo scorso week end al Sachsenring e in un altro circuito negli States, Chuckwalla, Roger Lee si è divertito e è migliorato di volta in volta, in un paio di settimane avrà raggiunto un buon feeling. Lui è speciale perché non molla mai e sa prendere al volo ogni opportunità: vedi, lui corre in Superbike, però questo week end correrà anche in MotoGP e a Indy in Moto2. Penso che si a veramente lui il pilota giusto per fare questo tipo di esperimento”.

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