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RSV: Ci prepariamo a tornare

Giorlandino in attesa delle moto da Aspar per preparare il rientro a fine stagione

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Segue con attenzione i risultati della Moto2 e nel frattempo sta continuando a sviluppare il progetto RSV che ha subito un brusco arresto dopo la gara di Jerez.

"Sono molto amareggiato - ci ha detto Salvatore Giorlandino, uno dei due soci della RSV - perché sono ancora convinto che la nostra moto poteva crescere e che noi la stavamo seguendo con attenzione". E ricorda come proprio alla gara spagnola lui avesse portato un nuovo forcellone, modificato ed alleggerito uno scarico interamente realizzato in titanio ed un radiatore dell'acqua nuovo, anch'esso alleggerito, oltre ad una carenatura realizzata. L'insieme di questi interventi aveva portato, stando all'ex pilota romano, ad un risparmio di peso di circa 4,5 kg.

"Ma non è più tempo di precisazioni o recriminazioni - aggiunge l'ex pilota - dobbiamo pensare al futuro e, mentre sto seguendo l'evoluzione del progetto, siamo in attesa di ricevere le moto e ricambi dal team Aspar, secondo quelli che sono gli accordi presi dai rispettivi avvocati". Sembra - stando sempre alle parole di Giorlandino - che si stia trovando una soluzione alla brusca rottura".

Nel frattempo, come detto, il team manager romano è in contatto con un paio di squadre, una delle quali potrebbe riportare in pista le RSV - sempre che rientrino in tempo in Italia - nelle ultime due gare della stagione (Portogallo e Spagna).

L'unica RSV in pista in questo momento è quella del team spagnolo A&R Racing che gareggia nel CEV e che, dopo aver fatto correre Mark Aitchison nella prima gara di Catalunya (7°), ha affidato la moto italiana a Manuel Hernandez (ritirato ad Albacete, 9° ad Jerez e 11° a Motorland Aragon). Troppo poco per ricompensare il grande sforzo (e soprattutto le aspettative) dell'ex pilota e del suo socio.

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