Akiyoshi: 3 secondi al giro ma felice

Sostituisce Aoyama. Pedrosa gli ha detto: "dai gas..."

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Kousuke Akiyoshi abita dalle parti della Suzuki, ad Hamamatsu. Però, lavora come test rider per la Honda. Ed era proprio vicino all Suzuki quando, pedalando come un forsennato nell'ambito del solito training quotidiano, il cellulare che portava in tasca ha squillato. “Moshi...?” “Pronto...?” Dall'altra parte, la voce di Ishhi-san, l'onorevole signor Ishii. “Buongiorno, Akiyoshi-san. Qui è la Hrc...”.

“Non è che avessi in programma qualcosa di particolare, per questo fine settimana” racconta Kousuke, accoccolato su di una sedia nella hospitality della Interwetten, squadra iscritta al Motomondiale, classe MotoGP, schierando il giapponese Hiroshi Aoyama. Hiro, però, a Silverstone è stato protagonista di una brutta caduta che lo ha messo fuori combattimento per qualche tempo. Akiyoshi è il suo sostituto. “No, niente di particolare. Ma anche se lo avessi avuto...”

Ovviamente.

Kousuke possiede i parametri fisici del pilota di moto: alto il giusto e non di più, forse un filino (ma proprio un filino) sovrappeso per gli ultra-palestrati protagonisti della MotoGP, che misurano gli addominali con il calibro. Capelli ondulati. Forse per merito del pettine; forse, tra i giapponesi, fa eccezione.

“Conosco Hiroshi, e abbiamo chiacchierato a lungo, durante i test in Malesia. Di recente non l'ho sentito; la prossima settimana gli farò visita a Barcellona, per vedere come sta e per scambiare con lui qualche parere tecnico”.

Nell'attesa di stringere la mano al connazionale, ha bussato al portone di lamiera del garage Hrc, in cerca di Pedrosa e Dovizioso. Ha chiesto loro qualche consiglio, per condurre in pista la Rc212V. Tanto per non rimanere intrappolati in pastoie linguistiche, i due si sono spiegati a gesti, facendo il segno, con la mano, di girare la manopola del gas. “Ma questo lo sapevo anch'io” commenta Kousuke ridendo.

A Barcellona, oltre ad Aoyama Akiyoshi incontrerà un altro connazionale provvisoriamente prestato alla MotoGP: Wataru Yoshikawa, che sostituirà Valentino Rossi alla Yamaha, fin tanto che l'italiano rimarrà fuori, a leccarsi le ferite dopo il disastroso incidente che gli ha spezzato tibia e perone.

Akioshi e Yoshikawa si conoscono anche da avversari. “Chi è più veloce tra noi due? Beh, diciamo che il valore dei sostituti non è proporzionale al valore dei sostituiti”.

"Tre secondi e mezzo di distacco dai migliori? Speravo meglio. Però non mi lamento. Oggi, in gara, il mio obiettivo è finire ed aiutare il team".

Nel suo futuro, c'è la MotoGP fin tanto che glielo chiederanno. Di suo, ha in cantiere la 8 ore di Suzuka, gare in Giappone, il lavoro di collaudatore. Oltre agli allenamenti in bicicletta. Sempre con il telefonino nella tasca della tuta, aspettando uno squillo e la voce dell'onorevole signor Ishii. “Moshi moshi? Akiyoshi-san?”

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