Spies: "Mi impressiona Lorenzo"

Il campione in carica della SBK sesto nel primo turno di libere


Ben Spies non ha fatto malissimo nelle prime prove del Mugello.

Il texano non ha mai visto la pista toscana, se non forse nella playstation, quindi il suo sesto tempo è più che incoraggiante.

All’alba della quarta gara di Motomondiale, l’americano, col pesante bagaglio di un doppio zero riportato negli ultimi due GP di Jerez e Le Mans, ha racimolato 11 punti, come il suo nuovo numero di gara…

"Il sesto tempo non è maledice - ma oggi non è molto indicativo, dobbiamo lavorare ancora tanto per definire il miglior set up per domenica. Sai, il tracciato è nuovo…"

Ben, è dall’anno scorso che ti tocca dire che il tracciato è nuovo!

(ride) "Sì, è vero, ma fa lo stesso, si tratta solo di mettersi lì con calma ed imparare. Inizi andando piano piano, poi man mano che capisci dove mettere le gomme aumenti, ma sempre con calma, e fai dei cambiamenti sulla moto per capire come farla rendere al meglio".

Oggi era la prima volta nella vita che hai girato al Mugello. Cosa ne pensi di questo circuito?

"E’ molto tecnico, mi piace da morire: le salite, le discese… Il manto è un po’ ondulato ma il disegno del tracciato è molto bello, e poi è veloce".

Le ondulazioni sono dovute alla Formula 1...

"Sì. Specialmente nella prima curva (la San Donato, ndr) ci sono molte buche".

Qual è la parte che ti piace di più?

"Mi piacciono le curve in cima alla collina, soprattutto la seconda, ci sono molti saltellamenti nella seconda ma è davvero divertente. Però tutto il circuito è divertente".

Sai che le curve di cui parli si chiamano Arrabbiata 1 e 2? Significa quello che in inglese si dice Angry. Very Angry!

(ride) "Non lo sapevo! In effetti la "Angry the second" è quella con cui ho litigato di più!"

Come va la moto, cambierai qualcosa nel set up?

"Penso che siamo all’80%. Ora la parte maggiore tocca a me, imparare di più, essere più veloce e cercare di essere sempre più vicino al gruppo davanti".

Hai chiesto qualche suggerimento a Colin Edwards?

"Sì, siamo usciti insieme e l’ho seguito per qualche giro per imparare da lui. Mi sono molto divertito a stargli dietro, non trovo che ci siano delle parti del circuito pericolose, alcune sono più tecniche di altre. Domani faremo alcune prove e vedremo sulla carta quali sono le soluzioni migliori, risultati alla mano. E domani pomeriggio potrò risponderti qualcosa di più realistico, ho talmente tante di quelle cose da imparare!"

A quattro gare dall’inizio del mondiale, come ti sembra questa MotoGP?

"Bella. La MotoGP è il massimo a cui può aspirare un pilota di moto, bisogna stare tranquilli e imparare bene. La stagione non è iniziata nel migliore dei modi con le cadute degli ultimi due week end di gara, potrei dire che ho commesso degli errori e che siamo stati sfortunati… E’ stata la combinazione di questi aspetti in due gare di fila, ma dobbiamo guardare avanti imparando dagli errori e lavorare".

Tutti parlano dei tuoi silenzi e della tua riservatezza. Ma a cosa pensi quando sei assorto? Come ti senti? Ti manca la Superbike o ti piace essere qui?

"In ogni esperienza che fai troverai sempre aspetti positivi o negativi. In Superbike hai un’atmosfera più amichevole e divertente nei paddock, qui c’è una professionalità più elevata. Sono felice di essere stato in Superbike e di essere qui ora, in prima classe".

Chi ti sta impressionando di più quest’anno fra i piloti della MotoGP?

"Un po’ tutti ma Jorge Lorenzo è quello che mi impressiona di più, è sempre calmo nell’affrontare una gara e se la sa portare a casa. Se dovesse vincere anche qui al Mugello, penso che diventerebbe un grosso problema un po’ per tutti, sta guidando veramente bene ora. Andare così veloce con la stessa moto di Valentino penso che faccia bene a questo sport, alla Yamaha e ai fans".

Colin Edwards quest’anno sta andando meglio dell’anno scorso. Pensi che avere in squadra uno come te sia per lui un ulteriore stimolo?

"Colin è un ottimo pilota ed è veloce. Quest’anno abbiamo la stessa moto, ma lui ha anche tanta esperienza più di me, io sono più giovane, e anche se siamo buoni amici sai come si dice, che il primo avversario da battere è il tuo compagno di squadra e quindi è logico che ce la metta tutta".

Lui arriva come te dalla Superbike, gli altri piloti che stanno davanti no…

"E’ vero, ma anche se la Superbike è molto diversa, questo può essere uno stimolo per spingerci a vicenda".

Qual è il risultato minimo di gara, domenica, per ritenerti soddisfatto?

"Nei primi dieci, perché molti si dimenticano che è il mio primo Mugello, e solo perché sto imparando i tracciati più velocemente di quella che è la normalità si aspettano da me molto. Ma, credimi, rimane sempre molto dura!"

Indossi questo crocifisso che hai al collo anche mentre gareggi?

"No, quando gareggio lo tolgo. Poi però me lo rimetto!"

 


Articoli che potrebbero interessarti