Tu sei qui

MotoGp: Burgess su Rossi e la Ducati

Valencia è servita a conoscere la Desmosedici, non a fare i "tempi"

Moto - News: MotoGp: Burgess su Rossi e la Ducati

Share


"Non c'è motivo per avere panico, anche se i risultati di Valentino sono stati inusuali. Era tutto nuovo per lui, per me e per il resto del team" esordisce così Jeremy Burgess con Motosprint, tentando di tranquillizzare i tifosi di VR46 dopo il primo test con la Ducati a Valencia. Anche il tecnico australiano, che ha seguito tutte le fasi della carriera di Rossi nella MotoGp, ha confermato il fatto che per ora le maggiori difficoltà sono rappresentate dal dover fronteggiare una moto molto diversa dalla Yamaha.

"Ci siamo tutti trovati a contatto con una moto diversa da quelle giapponesi e quindi con un metodo di lavoro diverso. La Ducati reagisce in maniera differente, quindi questo è il momento per stare calmi e capire le cose. Questa moto è molto più fisica, per farla girare ci vuole molta precisione ed è questo quello su cui dobbiamo concentrarci in questo momento". Successivamente Burgess ha ribadito il fatto che l'obiettivo dei test di Valencia non era realizzare tempi record, ma prendere confidenza con la Desmosedici GP11.

"A tutti piace vedere il proprio nome in cima alla classifica, ma Valentino è sceso in pista con un altro obiettivo: voleva capire il comportamento della moto, non fare dei giri record. Aveva ancora tanto margine, non ha certamente guidato come se questo fosse un weekend di gara". Infine, ha detto che non bisogna sottovalutare le condizioni della sua spalla infortunata sel prestazioni non sono state all'altezza delle aspettative del grande pubblico.

"Nessuno si è focalizzato su un aspetto: la sua spalla. Valentino ha voluto portare a termine la stagione e due giorni di prove supplementari hanno messo a dura prova la sua spalla dolorante. Il secondo giorno riusciva appena a fare dei run di tre, quattro giri senza spingere al massimo. Ha influenzato molto il suo test".

__

Articoli che potrebbero interessarti