Sapete qual è una delle conseguenze della crisi? Le amministrazioni locali impiegano meno risorse per la manutenzione delle strade. Non ci vuole uno studio scientifico per dimostrarlo: è sufficiente circolare in moto nelle nostre città. Tombini che sporgono, binari del tram pronti a farti scivolare, buche (talvolta crateri), asfalto rovinato. Chi va su uno scooter si sottopone alla prova del fuoco ogni giorno: si rischia di brutto. Basta un nonnulla e si va per terra, anche se chi guida è un manico. D’altronde, i mezzi pubblici sono improponibili: scomodi ed eternamente in ritardo.
OCCHIO LÀ SOTTO
Come se non bastasse, adesso ci si mettono anche i sottopassi allagati: nelle scprse settimane, ne hanno fatto le spese tre donne cinesi, rimaste intrappolate in macchina in un sottopasso di Prato. Ma il problema riguarda anche chi va in moto. A parte guai per la sicurezza, si rischia di rovinare parti meccaniche del mezzo.
DUE DRITTE
A parte le solite raccomandazioni di usare in maniera graduale il freno anteriore in presenza di asfalto bagnato, e di avere il massimo della sensibilità con quello posteriore (per evitare il bloccaggio del retrotreno), vanno tenuti gli occhi ben aperti sulla strada, a caccia di imperfezioni dell’asfalto da evitare. Cautela anche con i parabrezza altissimi, che sporcandosi fanno calare la sicurezza. Serve anche memoria: se il Comune è lento nel ripristinare le condizioni ottimali del manto stradale, le volte successive che si percorre una certa via disseminata di buche occorre ricordarsi i punti critici.