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Red Bull X-Fighters 2010: Roma la Capitale dei "trick"

A Roma scatta la freestyle-mania. Scopritela con noi!

Moto - News: Red Bull X-Fighters 2010: Roma la Capitale dei "trick"

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Lo spettacolo del Red Bull X-Fighters 2010, tenutosi a Roma allo stadio Flaminio lo scorso sabato 2 ottobre, ha scatenato in oltre ventimila romani la voglia di Freestyle.
La competizione mondiale, che ha incoronato campione 2010 Nate Adams, ventiseienne di Phoenix Arizona, ha letteralmente risvegliato l’attenzione dei cittadini della Capitale, verso una disciplina altamente spettacolare e impegnativa.

In attesa di rivedere tutta la gara, che Italia Uno prevede di mandare in onda domenica 10 ottobre alle 15.00, addentriamoci un po’ nella tecnica dei salti che i funamboli del freestyle, con la descrizione ufficiale dei Trick più in voga. Ovviamente, vista la fantasia con cui i Freestyler mixano i vari Trick e ne tentano sempre di nuovi, sarebbe impossibile stilare una lista completa al 100% di tutte le figure, e quindi vi descriveremo le più importanti e famose. Trascuriamo l’immancabile Backflip, considerato che ormai qualsiasi motociclista dovrebbe conoscere il famigerato salto mortale all’indietro con la moto.

WHIP

Si ha un Whip quando il rider spinge la moto lateralmente in aria, formando un angolo di almeno 90° con il suo corpo prima di raddrizzarla per l’atterraggio. E’ il trick più comune, nato decenni orsono nel motocross. Più si piega la moto, più il trick è apprezzato dal pubblico.

SUPERFLIP (SUPERMAN BACKFLIP)
C’era una volta il Superman, salto in cui il pilota si alzava in diagonale sul manubrio, ed esisteva una tempo il Backflip, salto mortale all’indietro con la moto. Oggi che questi salti sono ormai roba comune, ecco arrivare il Superflip, che li mixa insieme.
Mentre esegue un Backflip, il pilota stacca i piedi dalle pedane e scalcia all’indietro. Più egli si allontana dalla moto, più punti riceve. Il difficile è chiudere il salto riportando le gambe sulla moto, ragion per cui alcuni piloti montano delle leve al manubrio per girare la moto spingendoci sopra.

DEAD BODY

Nel Dead Body il rider stacca i piedi dalle pedane e si mette in orizzontale sopra il manubrio. Fatto ciò si distende per bene e guarda all’indietro. Occhio a prendere bene la mira prima di saltare!

HART ATTACK

Chiamato così dal nome di Carey Hart, primo esecutore di questo salto. Si esegue puntando entrambe le gambe in aria verso l’alto. Una mano va ad aggrapparsi alla sella, mentre l’altra tiene il manubrio. Le varianti dell’Hart Attack sono: Lookback, se il pilota guarda indietro mentre salta e Indy, se mentre è in verticale scalcia.

RULER

Uno dei trick più difficili perché richiede forza ed equilibrio. Il rider salta dalla rampa e slancia il suo corpo in verticale sopra alla moto. Nel frattempo spinge quest’ultima verso il basso fino a che il parafango dietro non punta il suolo. Il trick è giudicato completo quando il corpo puntaa ore 12 e la moto a ore 6.

LAZYBOY

Il Lazyboy è una delle figure più antiche del Freestyle e anche tra le più difficili anche se non spettacolarissima. Il pilota si sdraia sulla sella della moto, lascia il manubrio e ci appoggia sopra le gambe. La figura vale tanti più punti quanto più a lungo il rider riesce a stendere braccia e gambe.

KISS OF DEATH

Il pilota esegue una verticale sulla moto e abbassa la testa verso il parafango anteriore come per baciarlo, mentre è ancora a testa in giù. Si dice che questo trick piaccia molto a Valentino Rossi…

ROCK SOLID

E’ simile al Superman Double Grab, in cui il rider stacca i piedi dalla moto e allunga il corpo allontanandosi da essa tenendola per il manubrio. Qui però il rider stacca anche le mani e le allarga come a simulare un tuffo in acqua, volando letteralmente sopra la moto. Dopodiché la riafferra per le maniglie e risalta in sella.

CLIFFHANGER

Durante il salto il pilota molla la presa del manubrio e stacca i piedi, portandoli sotto di esso. La maggior parte dei rider esegue oggi il Cliffhanger in modo leggermente diverso da come venne concepito in origine, stringendo la forcella con l’interno dello stivale aumentando il controllo sulla moto. Le braccia sono alzate sopra la testa e il rider cerca di allungarsi il più possibile lontano dalla moto.

TSUNAMI

Lo Tsunami assomiglia a una verticale sopra al manubrio, ma va eseguito sbilanciandosi con il corpo oltre la verticale verso l’avantreno. Il tutto cercando di tenere la moto in assetto orizzontale.

Vi lasciamo con le spettacolari foto delle nostre fotogallery, ricordandovi di provare questi trick solo se siete crossisti più che esperti e avete a disposizione le strutture dove allenarvi in sicurezza.

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