Forse Maurizio Flammini ha colto nel segno, stando ai toni dell'intervista rilasciata da Carmelo Ezpeleta a Michael Rohrer, redattore sportivo dell'importante Rivista tedesca Motorrad.
Essendo la Dorna abituata a non trovare nessun ostacolo sulla propria strada, deve essere stata poco gradita in Spagna la conferenza stampa del manager italiano sulla questione dei motori 1000 quattro cilindri nella MotoGP.
Lo dimostrerebbero i toni della risposta di Ezpeleta che nella traduzione dal tedesco recita: "Non mi interessa assolutamente niente cosa ha da dire Maurizio Flammini su questo argomento. Non spetta a lui dirlo. Il regolamento Motogp è cosi e per il momento non cambia. Qualora dovesse cambiare, non spetta a Flammini la decisione ma alla FIM".
Sorprende la violenza del tono e soprattutto l'assenza di savoir faire che viene ribadita anche nella successiva risposta alla domanda sul documento inviato dalla FIM ad Infront in merito alla definizione di "derivati dalla serie": "La FIM non ha deciso nulla fino adesso. E l’opinione di Flammini non ha nessun valore per me, il suo campionato di SBK e’ un campionato di seconda categoria, lo testimonia anche il pubblico presente nello stesso weekend a Brno rispetto a quello presente a Sachsenring da noi. E questo dice tutto "
Da questo ed altro emerge chiaramente che ormai è guerra dichiarata e ci aspettiamo una pronta risposta della Infront a questa intervista che dimostra che il tempo del fioretto è terminato. Ezpeleta aveva già espresso più volte dalle colonne del settimanale Solo Moto la sua posizione un po' sprezzante verso la Superbike ma ora il comportamento da gentlemen sembra definitivamente concluso.
Qui a Silverstone è atteso per domani il Presidente della FIM Vito Ippolito che oltre a dover lavorare per la sua elezione, si trova ora a dover comporre questa importante spaccatura al centro della quale si trova la Federazione Internazionale che di fronte ai contratti ed ai regolamenti da lei stessa approvati sembra non avere molto margine di manovra.