Alex De Angelis è pronto per correre la sua seconda gara in MotoGP, quest'anno.
Un anno strano, questo, iniziato con l'avvio rocambolesco della Moto2 e un analogo esordio del sanmarinese, fra infortuni e sfortune.
Ma questo tortuoso percorso lo ha proiettato, all'ottava gara, nella categoria regina che al termine della scorsa stagione era stato costretto ad abbandonare e questo è più che sufficiente per fargli tornare il sorriso.
“Lo definirei un anno strano – racconta Alex - anzi, stranissimo! Ho avuto tanta sfortuna: a Le Mans sono stato centrato da una moto, per non parlare della caduta a Jerez che nonostante stessi bene il dottore non mi ha dato la possibilità di correre...”.
Forse perché aveva visto le immagini della caduta...
“Sicuramente: si è spaventato per quello, sono convinto! Tutte queste sfortune mi hanno dato la possibilità di non essere davanti in classifica in Moto2 e mi hanno quindi permesso di tornare in MotoGP. Cerchiamo di leggerla in maniera positiva: questa occasione Toni Elias non avrebbe potuto sfruttarla, è in testa al mondiale e giustamente deve cercare di vincerlo”.
Sembra davvero molto contento De Angelis della piega che sta prendendo la sua “strana” stagione, soprattutto quando la va ad analizzare.
“Il week end del Sachsenring è andato molto bene perché in ogni turno sono migliorato; ho cercato di avvicinarmi al gruppetto tant'è che, specialmente nella seconda partenza, sono riuscito a fare tutta la gara con Loris, proprio perché tra sabato e domenica avevamo fatto una moto molto diversa che non avevamo provato nel warm up dove aveva piovuto. La seconda partenza della gara ci ha fatto capire che la messa a punto del giorno prima andava bene. Sono riuscito a fare una gara secondo me con un ottimo ritmo, considerando le tre ore di esperienza che abbiamo avuto”.
Quali sono le differenze tra questa Honda e quella che De Angelis aveva l'anno scorso?
“C'è una cosa che è rimasta uguale: si chiama ancora Honda! Tutto il resto è diverso, compresi i dati dello scorso anno, che non vanno più bene. La vera differenza sono le Ohlins, perché lavorano in maniera diversa, quindi è diversa anche la distribuzione dei pesi; l'elettronica è migliorata molto: ora sentp come interviene sul gas... Il feeling è tornato in fretta”.
Il sanmarinese sembra voler dare agli italiani la speranza di ritrovare un altro pilota “italiano” combattivo che si aggiungerà agli altri sulla griglia di domenica.
“Laguna mi piace, tutte le piste che dovrei affrontare con questo team sono la parte della stagione che pireferisco: Brno, Indianapolis e poi Misano. In particolare qui a Laguna Seca spero di avvicinarmi all gruppetto di più di quanto non ho fatto al Sachsenring perché ci sono molti piloti che non conoscono ancora questa pista: è il nostro obiettivo”.
La polemica sulle gomme ci porta a chiedergli se trova dei cambiamenti sulle Bridgestone, quest'anno, rispetto a quelle dello scorso anno.
“Non molto – ha risposto - c'è sempre il solito problema del farle riscaldare, tant'è che venerdì non avendo fretta non ho avuto problemi: sabato nel giro tirato ho rischiato parecchio; sono gomme che non ti permettono niente”.
Cosa farai di bello, Alex, l'anno prossimo?
“Appena si chiarirà la situazione di Valentino e degli altri piloti che gestiscono un po' il mercato , capiremo quali sono le due o tre squadre che avranno la possibilità di prendermi e andremo a lavorare con quelle”.
Come sei messo dal punto di vista economico?
“Possiamo dire che non sarà un bagno di sangue se il team provvederà a mantenere le promesse fatte”.