Elias, Corsi e Iannone, ready to go

Tutti pronti a Silverstone nella categoria senza rookies (perché, come sottolinea Dorna, tutti qui sono rookies).

Toni Elias, lo spagnolo del Team Gresini in testa alla classifica del mondiale (74 punti), cercherà soprattutto di concentrarsi sulle traiettorie: il nuovo circuito appare all'unanimità largo, lungo, veloce e tecnico ma un conto è girare in scooter, un conto è correrci in moto: ”A 200 km/h tutto sembra molto più piccolo” dice lo spagnolo, che aggiunge che anche se ha 19 punti di vantaggio sul secondo:”non mi fido!”. Per lui una Moriwaki sulla quale è stato fatto un incredibile lavoro sull'aerodinamica, abbiamo visto comparire anche su altre carene “della concorrenza” il doppio flap inserito a Jerez sul cupolino. Una nuova batteria (più leggera), corregge il tiro sull'evoluzione della moto.

Simone Corsi è particolarmente motivato: la sua Motobi del Team Jir Moto2 sta crescendo bene, rispetto ai test invernali, e i due podi finora collezionati per il terzo posto nella classifica del mondo (con 51 punti e solo 4 dal 2°, Tomizawa), ne sono la prova. “Il circuito? Ieri mi sono perso!” ci racconta “Super Simo”, ma confidiamo sul fatto che ora di domenica avrà imparato perfettamente dove mettere le gomme.

Riflettori puntati su Andrea Iannone: dopo la splendida performance sul circuito toscano 15 giorni fa, il pilota di Vasto è considerato dal popolo dei motociclisti il vero riscatto italiano. Andrea con Moto2 si cimenta per la prima volta con il 4 Tempi e questo quinto posto nella classifica del modo (su oltre 40 piloti, con 38 punti) gli dà carburante per nuove motivazioni.

Non ci resta che aspettare il primo turno di prove libere sulla pista di Silverstone con i nuvoloni che minacciano le prove: la 125 si è salvata da un'eventuale wet practice e altrettanto si augurano gli uomini della Moto2