Ressa di giornalisti all'incontro con il team ufficiale Ducati Xerox. Noriyuki Haga, Michel Fabrizio e il "test rider" Troy Bayliss hanno raccontato la loro esperienza al WDW e fatto il punto della situazione sul Mondiale 2010.
"Sono contento di essere qui - ha detto Noriyuki Haga - al raduno mondiale Ducati, sono stato presente anche nel 2004 e devo dire che c'è davvero tanta gente, più di quella che ricordavo. Abbiamo fatto i test giovedì e girato anche ieri, c'è un po' di stanchezza ma siamo felici di condividere questi momenti con così tanti ducatisti."
"E' sempre un evento bellissimo - ha detto Troy Bayliss -, c'è grande spettacolo e la gente si diverte, e poi sento sempre vicino l'affetto del pubblico, tutti mi fermano e mi salutano e per me è una grande soddisfazione. E poi il WDW è in un posto speciale, tutti si divertono, c'è vita notturna!"
"Per me è il primo anno al WDW - ha dichiarato Michel Fabrizio -, che capita in un weekend in teoria di pausa del campionato, invece abbiamo provato e lavorato per cercare di essere pronti per la prossima gara. Tra prove, cene e feste sono tre giorni che non dormo, ma stare qui con il pubblico dei nostri tifosi è molto bello e ad essere sincero non mi aspettavo un'affluenza del genere, è veramente impressionante."
L'argomento passa al Mondiale di quest'anno.
"Quest'anno il livello è molto alto - ha detto Michel Fabrizio -, i record su quasi tutti i circuiti sono stati abbassati, forse avrebbe fatto fatica anche Spies. In alcune gare ci sono stati anche 20 piloti in un secondo o poco più, a Miller addirittura ho perso la superpole per pochi millesimi quando lo scorso anno capitava ci fossero anche tre decimi tra il primo e il secondo, E' un bel campionato, abbiamo avuto molta sfortuna però, e questo rende le nostre prestazioni un po' sottotono rispetto a quanto ci si aspetta dal team ufficiale. Cercheremo di raddrizzare la situazione nella seconda metà di campionato."
"Quest'anno ho avuto più difficoltà di quanto potessi aspettarmi - esordisce Haga -, a volte manca il grip ed è difficile trovare il bilanciamento. In alcune situazioni non ho potuto spingere come volevo o all'inizio della gara o alla fine, perdendo quindi posizioni subito o sul finale. Abbiamo un'ottima moto anche quest'anno ma la differenza rispetto al 2009 è che la concorrenza è cresciuta molto, le 4 cilindri sono molto più competitive."
"Quello che posso dire - aggiunge Troy Bayliss - è che il mio obiettivo è aiutare il team a migliorare la moto e la messa a punto. Proveremo ancora a Imola, per me ogni occasione è buona per salire in moto, perché mi diverto e sono ancora veloce, ma tutto senza pressione, solo con l'intento di dare una mano ai ragazzi del team. Non ho nessuna intenzione di tornare a correre e non è in programma una mia partecipazione come wild card ad alcune gare. La mia famiglia si è stabilita definitivamente in Australia e per me l'idea di affrontare un'intera stagione stando così tanto tempo lontano da loro è impensabile. Le voci su un mio ritorno sono infondate perché un conto è un'idea, un desiderio, e un altro la vera intenzione di attuarla."
Non manca un commento sulla lotta per il Mondiale, che già a metà campionato pare ristretta a Biaggi e Haslam.
"Tra secondo e terzo ci sono molti punti di differenza - ha detto Michel Fabrizio - ed è difficile recuperare così tanto distacco in classifica. Biaggi e Haslam sembra abbiano un pacchetto ottimo, quello che mi chiedo io è se Haslam nella seconda parte del campionato riucirà a tenere testa al team Aprilia che sembra molto determinato ad agguantare la vittoria finale."
"I nostri avversari - commenta 'Nitronori' - hanno moto molto veloci, ma noi possiamo avere maggiori chance se riusciamo a trovare un po' di velocità massima in più, che è quello che finora ci è mancato sulle piste con i rettilinei più lunghi."
Non manca una battuta di Di Pillo sui tempi stratosferici di Bayliss nei test al Mugello: Giovanni sottolinea come il suo 1'51"9 fosse sufficiente per partire a metà griglia in MotoGP... Bayliss risponde categorico: "Le motoGP hanno 15 kg in meno e 20 km/h in più, ho solo fatto un giro buono, sbk e motogp sono due categorie ben distinte, lasciamole così!"
Al termine della conferenza è stata la volta del pubblico, vero protagonista a questo WDW 2010, che ha di nuovo "accerchiato" i piloti Superbike per una lunghissima sessione di fotografi.