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MotoGp 2010, Mugello: Lorenzo allunga

Jorge porta a 25 punti il vantaggio in campionato

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Potrebbe davvero essere l'anno di Jorge Lorenzo. Il giovane arrembante pilota del Fiat Yamaha Team quest'anno sta dimostrando maggiore maturità, un tasso di errore e superbia ridimensionato rispetto al passato e soprattutto una determinazione da grande campione.

La gara del Mugello rimarrà impressa nella memoria di tutti: piloti, spettatori, tifosi e addetti ai lavori. Rossi a terra dolorante è un'immagine che non avremmo mai voluto vedere ma le corse sono pericolose e i duellanti lo sanno. Lo sa anche Jorge Lorenzo che tante volte si è trovato nelle stesse condizioni di Valentino e si rende conto di cosa voglia dire un grave infortunio all'inizio del campionato.

La "strada" ora è un po' più in discesa. Lorenzo era già partito bene, ed ora ha all'attivo due vittorie e due secondi posti. In tutta onestà non ci sentiamo di dire che il suo avversario sarà Pedrosa: non è scarsa stima quella che nutriamo per il pilota ufficiale Honda ma più semplicemente spirito di osservazione. Lorenzo è un combattente, uno dei pochi che nei corpo a corpo con Rossi non si è tirato indietro. Certo, sono più le volte che le ha prese rispetto a quelle che le ha date, ma anche solo per pensare di "sportellarsi" con Valentino ci vuole coraggio, fior di campioni ne sono usciti a testa bassa, Lorenzo invece ogni volta sembra aver trovato uno stimolo per migliorarsi.

Il suo avversario più probabilmente sarà Stoner. Se Casey ritroverà il bandolo della matassa che lo riporterà a domare la sua Desmosedici invece che ad esserne sopraffatto, per Jorge saranno gatte da pelare. Definire sbagliato l'inizio di campionato dell'australiano è un eufemismo, più corretto sarebbe chiamarlo disastroso, ma il top rider Ducati è uno tosto e non può permettersi - per il morale, per motivi contrattuali, per l'immagine - un altro anno da outsider, il "mal di pancia" dello scorso anno basta e avanza.

Valentino resterà fuori almeno per quattro gare, se non di più, il che significa dai 64 ai 100 punti da "spalmare" tra i suoi avversari (Rossi giù dal podio è sempre stata una stranezza). Chi li metterà nella propria bacheca è presto per dirlo ma ad avvantaggiarsene saranno un po' tutti! Certo è che chiunque sarà a vincere questo mondiale, in un modo o nell'altro si sentirà sempre rinfacciare che... è stato l'anno in cui Valentino Rossi si è rotto una gamba!

Ad ogni modo il Mugello ha decretato vincitore Dani Pedrosa. Lorenzo ha fatto suo un secondo posto meritato e non senza difficoltà dato che Dovizioso per tre quarti di gara ha messo in discussione la posizione. Una settimana di stop e si andrà a Silverstone, altra pista mitica. Si accettano scommesse...

"Sfortunatamente non sono riuscito a tenere lo stesso passo delle prove - ha dichiarato Jorge Lorenzo - e sono finito solo secondo, qualcosa è successo e non ho potuto guidare allora stesso modo, ma date le circostanze sono felice del mio risultato. Comunque Dani ha fatto una gara perfetta. Aveva un ritmo incredibile e non so se avrei potuto batterlo, anche se fossi stato veloce come in prova! Prendere 90 punti su 100 disponibili è comunque un grande risultato e ora sono in testa al campionato, quindi non posso pretendere di più. Ho bisogno di migliorare il mio stile di guida e la Yamaha deve cercare di migliorare un po' la potenza della moto. C'è un po' di lavoro da fare, ma sono fiducioso per le prossime settimane. E' stato molto strano oggi correre senza Valentino, sono comunque felice che i tifosi lo abbiano onorato. Volevo vincere per dedicargli la vittoria, ma purtroppo non è stato possibile, così tutto ciò che posso fare è dirgli: rimettiti presto!"

"Dopo il fine settimana che tutta la nostra squadra ha avuto - ha dichiarato Wilco Zeelenberg, team manager Yamaha -, con quello che è successo a Valentino, questo è stato un buon risultato per noi. Abbiamo 90 punti, frutto di due vittorie e due secondi posti, e siamo felici per ciò che abbiamo realizzato finora. Jorge ha avuto dei problemi oggi e dobbiamo analizzare cosa è successo e perché non è riuscito a tenere lo stesso ritmo delle prove, ma non siamo troppo preoccupati perché ha disputato una buona gara. Abbiamo 25 punti di vantaggio in campionato, il che è un'ottima cosa, ma sappiamo tutti il perché: ed il perché è che Valentino non è qui, ed è una situazione triste. Noi tutti gli auguriamo buona fortuna".

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