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Rossi: MotoGP senza traino

Con Vale costretto a riposo cambieranno le cose: sarà un altro mondiale

Moto - News: Rossi: MotoGP senza traino

Mettiamola così: i due mesi (o tre, o quattro) con Valentino costretto a disertare i Gran  Premi saranno una sorta di prova generale. Lasceranno intendere cosa potrà succedere una volta che il più grande pilota di ogni tempo abbandonerà le competizioni.

Gli indicatori da tenere d'occhio sono diversi. I dati d'ascolto televisivi, soprattutto. I biglietti venduti.  Gli ospiti delle squadre. L'andamento ed il valore dei contratti di sponsorizzazione. Non sembri eccessivo: gli uffici marketing specializzati sono certi che una ricaduta ci sarà. La presenza di Valentino è un traino per l'intero ambiente. Proprio per questo un collega d'oltre oceano scriveva, qualche tempo fa, che la Dorna avrebbe dovuto corrispondere a Rossi una percentuale sugli incassi. E la voce in capitolo che Valentino possiede, quando si tratta di assumere decisioni,  è un segno di conferma.

Oltre  tutto, senza di lui il Campionato Mondiale rischia di trasformarsi un Campionato Iberico: Lorenzo e Pedrosa in MotoGP; Elias in Moto2; uno a scelta tra i tanti scalpitanti ninos che pullulano in 125. In Catalunya, a Saragoza, a Valencia non ci sarà un calo di pubblico, ed i telespettatori spagnoli continueranno a sintonizzarsi in gran numero ad ogni gara. Cosa succederà in Italia, od in Giappone, oppure negli Stati Uniti è però altra cosa. ma più importante: il Motomondiale non può rischiare il localismo; non può diventare uno sport provinciale.

Le cifre di oggi diranno molto poco: chi ha già comperato il biglietto lo userà; chi ancora non ha messo mano al portafoglio,  ma era intenzionato a partecipare, probabilmente lo farà. E neppure gli ascolti TV saranno in calo: gli appassionati vorranno anzi essere messi al corrente delle ultime notizie, delle condizioni di Valentino, delle prospettive, delle probabilità.

Si manifestano già, però, piccoli segni. Alcuni fotografi (ed è una categoria, la loro, che molto più di quella dei giornalisti ha colpo d'occhio per il panorama generale) raccontano di accampamenti dove si smontavano le tende già ieri sera. Piccolissime realtà. Ed in alcune squadre gli ospiti previsti in arrivo oggi hanno  telefonato ieri sera, declinando. Anche in questo caso, si tratta di unità: poco o niente, in confronto alla cifra generale. Ma se rappresentassero una linea di tendenza, i numeri sarebbero destinati a salire. E magari a diventare importanti.

Chi può, e se riesce a trovarli, dia una occhiata ai manifesti che le organizzazioni di alcuni dei GP a venire avevano  già stampato  per pubblicizzare l'appuntamento nel loro paese: in primo piano, sempre e solo Valentino. Da buttare. Ed il problema non risiede solo nelle poche/molte migliaia di euro necessarie per ristamparli. E' evidente che, su quelle piste, si puntava su di lui come elemento di richiamo. Per quanto solo secondo in campionato. Per quanto non più unico a garantire dei fuori-gara saporiti.

Un chiaro indicatore delle preoccupazioni degli organizzatori sarà dato dal nome del pilota che prenderà il posto di Rossi in squadra. Due o tre mesi con una punta sola non si fanno. Si potrebbe schierare un collaudatore: una scelta neutrale, non impegnativa, che lascia modo di organizzare il futuro. Ma anche una  decisione che non aiuta a mantenere alta l'attenzione sul prodotto-MotoGP. Da questo punto di vista, la soluzione più accattivante sarebbe presentare, nella stessa squadra, Lorenzo e Spies. Sono loro, dopo tutto, la coppia del futuro. Anticipare la manovra equivarrebbe ad una spolverata di pepe sulla pietanza. Lorenzo, appena liberatosi di  Valentino, costretto a confrontarsi con il più arrembante dei (quasi) debuttanti. Contribuirebbe anche a recuperare rapidamente le perdite su un mercato importante, come quello degli Usa.

A meno che il recupero di Rossi non sia molto più rapido, seguendo quelle che sembrano le più recenti indicazioni di chi lo ha operato.

 




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