Con 42 punti all’attivo, Andrea Dovizioso è terzo in campionato, in quella che pare essere la stagione dei “numeri due”: dopo tre GP, Lorenzo conduce davanti a Rossi, Dovizioso davanti a Pedrosa, Hayden davanti a Stoner.
Il Mugello dista da Forlì, dove Andrea è nato e dove esiste una particolare concentrazione di suoi tifosi, poco più di 90 chilometri: niente, e Dovizioso li aspetta al solito posto.
“Si mettono alla Casanova Savelli, ed è per noi un appuntamento speciale. Farò di tutto per dare loro qualche buona soddisfazione”.
Ma non è solo per l’affetto dei supporter che il romagnolo considera il GP d’Italia, sulle colline toscane, uno dei GP che vive con maggior divertimento: “Mi piace tutto, del Mugello: la gente, il circuito, la Toscana, Firenze…”.
Al Mugello, Andrea ha ottenuto un terzo posto nel 2006, in 250. Ha sfiorato il podio in MotoGP (quarto, nel 2009) ed in 125, nel 2003 e 2004. Salirci quest’anno, contro un Lorenzo quasi perfetto, un Valentino che viaggia più o meno al ritmo dell’anno scorso, quando ha vinto il titolo, un Pedrosa che lo vede davanti a sé come il fumo negli occhi, ed uno Stoner che, dovendo recuperare, può giocare al Mugello carte tra le migliori in suo possesso, sarebbe una impresa.
Che alla Casanova Savelli aspettano.
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