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L'Ente Nazionale italiano di Unificazione ha stabilito i dispositivi stradali di sicurezza per motociclisti

Tutto in un documento tecnico

Moto - News: L'Ente Nazionale italiano di Unificazione ha stabilito i dispositivi stradali di sicurezza per motociclisti

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Gli aggiornatissimi esperti dell'ASAPS (Associazione Sostenitori Amici Polizia Stradale) hanno diffuso i contenuti di un nuovo documento in via di definizione da parte dell'UNI, l'Ente Italiano di Unificazione. Eccone i presupposti e le finalità.

I motociclisti sono tra gli utenti più vulnerabili della strada. In base agli ultimi dati disponibili, relativi all’anno 2008, si parla di 1.380 vittime e 83.302 feriti causati dalle due ruote.

Tuttavia, al di là dei dati allarmanti, nell'ambito delle prove d'urto previste dalla normativa europea, e dalla legislazione italiana vigente per la verifica di conformità relativa alla sicurezza dei dispositivi di protezione della circolazione, la categoria dei motociclisti non è presa in considerazione.

Nell'elenco delle prove richieste non risultano infatti prove d'urto di motociclisti, e non sono affatto presi in considerazione indicatori relativi agli effetti e al rischio di lesioni per i motociclisti stessi.

Per ovviare alla lacuna normativa, l'UNI - Ente Nazionale italiano di Unificazione - sta mettendo a punto un nuovo documento tecnico sui "Dispositivi stradali di sicurezza per motociclisti. Classi di prestazioni, modalità di prova e criteri di accettazione" destinato - una volta concluso l'iter di approvazione - ad essere pubblicato come Rapporto tecnico UNI.

Alla stesura di questo documento hanno partecipato rappresentanti del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e di Anas, oltre che dei Costruttori, delle Università, delle Associazioni di categoria e degli Organismi di certificazione.

Il Rapporto Tecnico definisce i requisiti, la classificazione e le modalità di valutazione e accettazione di sistemi volti a migliorare la sicurezza passiva delle barriere di sicurezza stradali e di ostacoli, nei riguardi di impatti di motociclisti.

Tali sistemi hanno l'obiettivo di mitigare gli effetti dell'urto di un motociclista che, caduto al suolo e separatosi dal motociclo, scivola verso l'ostacolo. Il documento specifica quindi le prestazioni richieste e la modalità di verifica di tali prestazioni. La verifica è eseguita sperimentalmente per mezzo di manichini antropometrici che sono lanciati e fatti urtare contro i sistemi da valutare in condizioni d'urto definite. La valutazione è fatta attraverso l'elaborazione di misure eseguite per mezzo di tali manichini.

Il nuovo documento definisce i metodi e le condizioni di prova, le classi di prestazioni e i criteri di accettazione delle prove d'urto. Stabilisce inoltre le condizioni e le caratteristiche dei manichini da utilizzare per le prove e - persino - del tipo di casco che il manichino deve indossare.

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