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A Como il convegno degli Automobile e Touring Club UE

Auspicabile un Codice della Strada europeo

Moto - News: A Como il convegno degli Automobile e Touring Club UE

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I tempi sono maturi per un Codice della Strada europeo che detti "per tutti le stesse regole di circolazione". Ne sono convinti i rappresentanti degli Automobile e Touring Club internazionali che stanno partecipando alla Conference Week della Federazione Internazionale dell’Automobile, intitolata "Turismo e Mobilità: nuove tendenze in un mondo nuovo" organizzata dall’ACI a Como. L’evento, che si chiude oggi venerdì 21 maggio alla presenza del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Altero Matteoli, è stato anche l'occasione per chiedere "un nuovo sistema di tutela, condiviso a livello internazionale, soprattutto sul piano giuridico e normativo".

Da più parti si auspica un incremento dei sistemi di garanzie. Contro le frodi sui veicoli di seconda mano è stata auspicata la realizzazione di iniziative in grado di seguire il veicolo nelle varie fasi della manutenzione, con annotazione del chilometraggio ad ogni intervento meccanico: dal cambio degli pneumatici alle riparazioni del motore e della carrozzeria. Come esempio da seguire è stata presentata l’esperienza belga per cui i cittadini che comprano un veicolo usato sanno cosa acquistano e le frodi assicurative sono state quasi azzerate (sistema di tracciatura degli interventi sui veicoli denominato "Car Pass").

"La mobilità in tutte le sue forme contribuisce al benessere delle comunità, all’integrazione sociale dei cittadini, alla coesione dei territori - ha detto il presidente dell’ACI e vice presidente della FIA, Enrico Gelpi -, e non può pertanto essere limitata, compressa o ristretta. Gli utenti della strada devono pertanto poter contare su un sistema di tutela, condiviso a livello internazionale, soprattutto sul piano giuridico e normativo".

In quest’ottica un Codice della Strada europeo, proposto da tempo dall’ACI e accolto con favore dai rappresentanti degli Automobile e Touring club dei 27 Stati europei, "può soddisfare la domanda crescente di garanzia e sicurezza da parte degli utenti della strada, con una forte semplificazione delle misure sanzionatorie e procedure più trasparenti nella destinazione dei proventi delle multe".

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