"E' un po' strano quando, nel 2003 ho cambiato da Honda a Yamaha, la decisione la presi a fine anno, dopo aver parlato molto con tutti i personaggi coinvolti. Ora siamo al livello della Formula 1, con i piloti che cercano una soluzione per l'anno seguente prestissimo". A parlare è Valentino Rossi e le sue parole sono il termometo di quello che sta succedendo in Motogp. Il futuro che è in ballo è quello che riguarda tutti i piloti ufficiali impegnati nella Motogp. Da Rossi a Lorenzo, da Pedrosa a Stoner, da Hayden a Dovizioso, tutti hanno i contratti che terminano nel 2010. La frenesia è arrivata anche per questo.
Parla ancora Rossi: "Si non credo sia mai capitata una cosa del genere. Per quanto mi riguarda io voglio rimanere con la Yamaha, sto parlando con Masao Furusawa (responsabile di Yamaha Racing, n.d.r.) come ho sempre fatto dal 2003 a oggi. Dobbiamo ancora risolvere tante cose, certo, ma vorrei chiudere entro luglio la questione".
In molti vorrebbero vederti alla Ducati, questo ti crea pressione?
"No io ho un ottimo rapporto con Filippo Preziosi (progettista e responsabile del reparto corse di Ducati), con il quale parlo spesso di moto, ma non ho pressioni su questo tema, semmai vedo della passione".
Se le decisioni di Rossi sembrano abbastanza chiare, la Yamaha come priorità, magari la Ducati come back up, le acque sembrano in movimento soprattutto per l'australiano Casey Stoner e per i due spagnoli Jorge Lorenzo e Dani Pedrosa. Il pilota di punta della Ducati potrebbe essere richiamato dagli echi tentatori del suo ex team manager, Livio Suppo, passato in Honda con il compito di ridisegnare gli assetti della squadra.
Jorge, compagno di squadra scomodo per Rossi, potrebbe cedere alle lusinghe della Ducati che già lo scorso anno lo aveva contattato, quando Stoner non riusciva a guidare la Desmosedici. Pedrosa deve difendersi dalle voci che lo danno sgradito nella sua squadra, la Honda, e deve comunque far vedere di essere nella grading list di un top team.
Insomma a dirla con le parole di Rossi "chi firma prima, quest'anno, forse ha fatto un affare".
Una cosa è certa, alle domande dirette, tutti i top riders hanno risposto, in pieno stile "politically correct", che i tempi non sono maturi e che bisogna concentrarsi su una stagione che sembra molto difficile e combattuta.
Peccato che nessuno abbia parlato nella conferenza della gara di Le Mans che si correrà questa domenica.
A tenere banco in Francia, anche la questione Capirossi. L'ex campione della 250, dopo aver perso il ricorso in cassazione per una storia di evasione fiscale ha dichiarato: "Amo l'Italia, è il mio Paese, ma ormai sono cittadino monegasco. Non tornerò mai a vivere a Imola, rimarrò dove sono con la mia famiglia". Al contrario di quanto fece Rossi, quindi, Capirossi non farà ritorno in Italia.