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Motogp: Terzo round di mercato

In Francia pensando alla pista o al 2011? Rossi, Pedrosa, Stoner e Lorenzo al varco

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Finalmente. Eh, già, finalmente si torna in pista. Quelli della Motogp, tra nubi malefiche e calendario steso, quest'anno, maluccio dall'organizzazione, non corrono mai. Nel frattempo i tollerati cugini della SBK stannomacinando chilometri e gare, con prestazioni francamente molto vicine a quelle dei prototipi.

Veniamo a noi. Finalmente, dicevamo, si torna in pista su un tracciato non proprio comodo e non troppo amato dagli addetti ai lavori. A Le Mans piove quasi sempre e fa freddo anche in maggio, un po' come nella foto qui accanto.

Lo scorso anno vinse Jorge Lorenzo, dopo lo scroscio che costrinse tutti al flag to flag. Quest'anno il Bugatti è il primo dei tracciati dove la Bridgestone porterà le gomme asimmetriche. La mescola scelta dal costruttore giapponese è quella media, anche se su questo asfalto, forse si useranno di più le morbide, viste le temperature.

Dietro allo spagnolo della Yamaha, nel 2009, arrivò Marco Melandri, che fece gridare al miracolo in sella alla Hayate (ex Kawasaki) e che quest'anno deve ancora fare pace con una Honda difficile da digerire. Speriamo che Marco piccolo faccia un'altra bella gara.

In Francia, invece, non sono mai andate benissimo le Ducati. Il tracciato, in stile stop and go ha regalato alla Casa di Borgo Panigale solo due podi: nel 2006 con Capirossi e nel 2007 (annus magnificus) con Stoner.

Le Yamaha, come ha dimostrato Lorenzo, vanno forte dalle parti della Sarte. Ma se pensiamo a Rossi, da un po' di giorni a questa parte, non si fa a meno di pensare al suo futuro. Il fenomeno di Tavullia, invece, dopo lo scudetto dell'Inter, non fa a meno di pensare alla finale di Champions a Madrid. Meno male che questa partita non si gioca domenica... A parte gli scherzi, il mercato, già apertissimo dalle voci di pre contratto della Honda su Stoner, vorrebbe Rossi sulla rossa con una offerta dalla parte delle Ducati che scadrebbe al Mugello. Vedremo cosa deciderà il Dottore, ma se tempi dovranno esserci per prendere una decisione, quelli - ne siamo certi - li detterà lui, insieme a molte altre cose e a molti zeri sul contratto.

La Honda a Le Mans può fare qualcosa. Tra Dovizioso e Pedrosa, avendo 10 euro da scommettere, però, li giocheremmo sull'italiano che sul bagnato si trova molto meglio del compagno di squadra (vedi Donington 2009). Pedrosa, invece, che compierà 150 Gp in carriera a Le Mans ha già detto che, in caso di vittoria, la dedicherà al suo eccentrico manager, Alberto Puig, che finì la sua carriera a causa di un pauroso incidente.

In pista anche le Moto2. La classe di mezzo sta macinando - soldi, moto e piloti - più della classe maggiore. Al varco c'è il team Aspar che si presenterà con le Suter al posto delle RSV. Di certo Simon e Di Meglio dovranno esprimere delle prestazioni decisamente migliori delle prime due gare, per giustificare il cambio e i soldi in più spesi. Poi c'è da vedere cosa farà Pasini e se avrà fatto la pace con la MotoBi-TSR del team Jir.

Tra quelli che hanno delle chance di vittoria mettiamo anche Alex De Angelis. Nonostante la sfortuna di Jerez e dello zero del Qatar, il san marinese è quello che potenzialmente ha la moto con il motore con meno chilometri percorsi degli altri. Se è vero che i 4 cilindi della Honda in dotazione alla Moto2 dovrebbero soffrire di un calo fisiologico di prestazioni prima del cambio alla quarta gara, Alex ha un piccolo vantaggio. Poi servirà solo della calma per finire la gara.

In 125, dopo il gran botto di Le Mans, aspettiamo Moretti nella zona punti. Il dominio spagnolo non si discute, davanti ci sarà la solita battaglia tra Espargarç, Vasquez, Terol, magari anche con Smith (un po' opaco in questa prima fase della stagione). Un buon risultato per il nostro campione italiano potrebbe aiutare al morale tricolore e a quello di squadra (Fontana) e pilota.


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