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WSBK 2010, Monza: storico podio per la BMW

Corser e la S1000RR chiudono al terzo posto gara 2. E' storia

Moto - News: WSBK 2010, Monza: storico podio per la BMW

Ad appena cinque gare dall'inizio della stagione Mondiale la BMW centra il primo dei suoi obiettivi stagionali: quello di portare la S1000RR per la prima volta sul podio. Un podio che significa molto per la moto, per un team e per un Troy Corser che in questo progetto ci stanno mettendo l'anima e per una storia del motociclismo che mai sino ad oggi aveva annoverato una BMW sul podio della WSBK.

Certo Badovini alla vittoria in un mondiale con la BMW S1000RR c'era arrivato nella tappa d'apertura del Mondiale Stock 1000 FIM a Portimao, collezionando sino ad oggi la bellezza di quattro primi posti in quattro gare, ma è chiaro che un piazzamento di prestigio in quella che è considerata la massima categoria per le moto di derivazione stradale rappresenta un risultato eccezionale.

Risultato che è frutto di un progetto valido e di scelte 2010 estremamente azzeccate da parte del board di Monaco, che ha "umilmente" rimediato all'assenza di un'uomo forte al muretto dei box ingaggiando uno dei migliori team manager sulla piazza: Davide Tardozzi.

Qualche maligno pensa che quella di Davide sia solo fortuna, mentre in realtà la crescita prestazionale è semplicemente la conseguenza di sue scelte azzeccate per quanto concerne le risorse umane e le dinamiche di team.

Capacità di scegliere e di motivare, quelle del manager italiano, che in Ducati rimpiangono sin da inizio stagione: sì perchè la crisi tecnica della Rossa non è frutto di una moto in grado di non competere, dato che i privati finiscono spesso a podio, ma più semplicemente di un team che non riesce più a lavorare all'unisono, con tecnici che faticano a trovare il bandolo della matassa e piloti - vedi Fabrizio - che criticano senza mezzi termini le scelte del team...

Voto 10+, dunque, all'ex-pilota e leader della Rossa ma anche ad un Troy Corser che a 38 anni guida la sua S1000RR con la grinta di un ragazzino, cercando però di tenere i nervi saldi quando le cose non vanno per il verso giusto, proprio come nella Superpole di sabato o in gara1 nella storica domenica di Monza. Un risultato che lo premia di tanti sforzi e delusioni che avrebbe anche potuto non essere suo ma del compagno di squadra: per tutto il weekend, infatti, Xaus è andato fortissimo e la caduta in cui è stato coinvolto in gara 2 ha probabilmente levato uno dei protagonisti assoluti della corsa. Ci sarà tempo per rimediare e fare bene, anche se perdere occasioni così importanti con un settembre (periodo in cui verranno scelti i piloti 2011 da BMW) che si avvicina a grandi passi non dev'essere stata una sensazione piacevole per il simpatico pilota spagnolo.

"E' stato un weekend storico per noi - ha dichiarato Hendrik von Kuenheim, Direttore Generale di BMW Motorrad - perchè abbiamo dimostrato ancora una volta il potenziale della S1000RR nel Mondiale Stock, con la quarta vittoria di Ayrton, e perchè abbiamo ottenuto il primo podio nella storia della WSBK per BMW. Abbiamo raggiunto il nostro obiettivo stagionale molto presto quest'anno e questo ci permetterà di fissare nuovi traguardi ragionando un passo alla volta."

"Sono estremamente felice - ha dichiarato Corser - perchè abbiamo lavorato sodo a questo progetto, non senza attraversare momenti difficili. E' sempre piacevole constatare che il lavoro paga ed ora posso tranquillamente affermare che la moto sta progredendo passo dopo passo. Tra gara 1 e gara 2 ho apportato alcune modifiche alla moto,che mi hanno permesso di frenare meglio giocandomi così al meglio tutte le carte che avevo a disposizione. Spero che questo risultato sia solo il primo di un lungo periodo di successi."

"Mi sentivo bene in gara 1 - ha dichiarato Xaus - ed il sesto posto è ad oggi il miglior risultato che io abbia mai ottenuto con questa moto. Sono molto dispiaciuto di essere stato coinvolto nell'incidente in gara 2, perchè il mio potenziale era molto elevato. Ad ogni modo mi voglio congratulare con Troy per il fantastico risultato e spero che si possa ripetere qualcosa di simile anche a Kyalami."

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