Tu sei qui

Laconi: "mi mancano le gare, ma non posso farle"

Dopo l'incidente di Kyalami confessa: "A cento anni avrei sempre le corse nel cuore"

Moto - News: Laconi: "mi mancano le gare, ma non posso farle"

Share


Sulla griglia della SBK a Monza si è rivisto Regis Laconi. In borghese, naturalmente, ma con sguardo appassionato e voglia di correre immutati.

Un sorriso amaro, il suo, quando gli ricordiamo che tantissimi tifosi si chiedono dove sia e cosa stia facendo oggi.

“Mi mancano le corse, - dice il 35enne francese che lo scorso anno a Kyalami (Sudfrica) durante il 1° turno di prove libere, si andò a schiantare con la sua Ducati n.55 del Team DFX procurandosi la frattura di due vertebre alte, un trauma cranico e una contusione polmonare – mi mancano di continuo, la mattina, il pomeriggio, la sera... E se vivessi fino a cent'anni, arriverei a quell'età con le corse nel cuore...”.

Ad ottobre dello scorso anno, a Magny Cours, il Team DFX aveva provato a fargli fare alcuni giri di prova. Poi che è successo?

"Nulla, ho provato ma il trauma che ho subito è stato troppo grave e basterebbe veramente una stupida caduta per mettermi sulla sedia a rotelle. Purtroppo ho dovuto scegliere di chiudere con le corse per non rischiare".

Di cosa ti stai occupando ora?

"Ora sono istruttore di guida per Shark, per Ducati Francia, per Jil Motorsport, e soprattutto faccio l'istruttore con il figlio di Stephan Chambon: è per questo che sono qui in Italia, girerò in pista domani a Misano e martedì".

Il tuo italiano è ancora migliorato, dove abiti ora?

"Lo parlo bene perché ho lavorato tantissimo con gli italiani,con Aprilia, con Ducati, ma ora vivo in Francia, vicino a Marsiglia".

 

__

Articoli che potrebbero interessarti