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SBK: Biaggi "A Monza si vince alla Parabolica e all'Ascari"

Il romano considera la velocità massima importante ma non determinante

Moto - News: SBK: Biaggi

Era pronto per andare a vedere la modifica alla prima variante ma, per il momento, Max Biaggi ha dovuto rinviare la ricognizione a causa del violento temporale che si è abbattuto sul circuito di Monza.


E' l'occasione per parlare con il "Corsaro" del circuito lombardo.


"Non sono un grande esperto di Monza - ci ha detto Max - perché anche quando correvo in Sport Production ci venivo una volta all'anno per le finali. Ci sono tornato nel 2007 e l'ho imparato velocemente, tanto che sono salito sul podio in gara 1".


Successivamente Biaggi è arrivato quinto nel 2008 in gara 1 (ritirandosi in gara 2), mentre lo scorso anno ci fu la discussa retrocessione dal podio all'undicesimo posto per un (presunto) taglio di variante non tempestivamente segnalato dalla Direzione di Gara. In gara 2 Max, ovviamente infastidito dall'episodio, concluse al quinto posto.


E' determinante la velocità massima a Monza? (Max nel 2009 risultò il più veloce con 325,9 km/h).

"Non ho mai visto nessuno vincere sul rettilineo! - ci ha risposto Biaggi - Su questo circuito a meno che tu non abbia un vantaggio di 10-15 chilometri e non è il caso della Superbike dove siamo tutti lì, è determinante l'uscita dalle curve costantemente veloce".


Quindi con così poche curve quali sono i punti fondamentali?

"Direi senza dubbio la Parabolica e l'Ascari. La prima devi farlo forte perché ti consente di essere veloce anche in gran parte del rettilineo d'arrivo. Con le Superbike all'ultimo giro devi stare davanti perché non ce la fai a uscire dalla scia e vincere, dato che il traguardo è molto vicino. Con la 125 SP, invece, ricordo che potevi sfruttarla. L'altro punto importante è l'Ascari, una specie di variante molto veloce, credo unica nel panorama dei circuiti italiani. Ma Monza è tutto un circuito particolare, quasi unico".


Già domani dalle 12,45 (inizio della prima sessione di prove libere della Superbike) vedremo quanto la "teoria Biaggi" varrà in termini di cronometro.

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