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Bayliss torna in pista al Mugello per guarire la Ducati

Marinelli: "proverà due giorni. Haga e Fabrizio hanno poca confidenza. Checa? lo stiamo aiutando"

Moto - News: Bayliss torna in pista al Mugello per guarire la Ducati

Troy Bayliss tornerà in sella alla Ducati 1198 per cercare di risolvere i problemi che hanno rallentato la Rossa nel mondiale Superbike in questo inizio di stagione. Il tre volte iridato proverà al Mugello per ben due giorni, martedì e mercoledì prossimo, mentre il team sarà in volo per raggiungere Kyalami in Sud Africa. Oggi l'australiano è stato a lungo con Haga e si è allenato con lui in bicicletta facendo anche diversi giri di pista, nonostante il maltempo, ed è apparso in ottima forma.

Troy avrà a disposizione il team sviluppo - rivela Ernesto Marinelli - Sarà un vero test e da Bayliss ci aspettiamo indicazioni utili per risolvere il problema più subdolo che stanno affrontando Haga e Fabrizio, quella che loro chiamano mancanza di feeling sulla moto, cioè poca confidenza”.

La Ducati sulla quale salirà Bayllistic non è poi troppo diversa da quella che ha portato all’ultimo mondiale nel 2008.

No, fondamentalmente è lo stesso mezzo di prima, ovviamente evoluto, ma non stravolto - prosegue a spiegare Marinelli - ovviamente ci sono stati aggiornamenti di software e di setup, ma la differenza più importante è a livello di sospensioni. Poi naturalmente ci sono state novità anche nel settore freni, quelli che avevano dato qualche problema, poi risolto, a Michel, ed a livello di motore, che ora è più potente”.

La Ducati, anche se Monza con il suo lungo rettilineo non la favorisce, è relativamente tranquilla.

”Naturalmente stiamo facendo tutti la danza della pioggia - scherza il tecnico - perché se piovesse avremmo meno problemi di differenza di velocità massima. Con il bagnato le prestazioni si appiattiscono e uscendo più piano dalla parabolica le punte di velocità si ridimensionerebbero”.

Nella pioggia spera anche Carlos Checa, che sull’asfalto viscido con la 500 non si difendeva niente male, ma a che punto è il suo equipaggiamento tecnico?

”Carlos al 90% ha la nostra stessa moto, l’unica differenza c’è a livello di sospensioni, ma niente di basilare perché l’idraulica è la stessa. Comunque se potremo aiutarlo ancora, lo faremo”.


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