Tu sei qui

Rossi, Lorenzo ed il mistero degli assetti

Nei test dopo il GP di Spagna Valentino ha trovato un set-up migliore. Vuoi vedere che...

Moto - News: Rossi, Lorenzo ed il mistero degli assetti

Share


Ieri, stranamente, sia Valentino Rossi che Casey Stoner al termine dei test di Jerez hanno dichiarato di aver trovato un assetto migliore di quello scelto per la gara. “Ho stravolto la moto - ha spiegato l’australiano - e la confidenza con l’avantreno è migliorata”. Stoner poi ha ammesso di non sapere se la soluzione, quanto a vantaggi, sarà riproducibile sul circuito di Le Mans.

Dal canto suo Valentino, nonostante la scivolata, si è detto molto soddisfatto dell’assetto trovato...con un giorno di ritardo, ed ha dato la colpa ai problemi con la spalla che gli hanno fatto perdere concentrazione.

Rossi, cioè, sarebbe stato così preoccupato del rendimento fisico da non accorgersi che la strada tecnica intrapresa per il Gran Premio di Spagna era sbagliata. Tanto sbagliata da farlo precipitare nei bassofondi della classifica durante il warm up.

Sarà, ma radio box spiega differentemente i progressi e, più semplicemente, li accredita ad una occhiatina nel box del vicino, cioè il compagno di squadra. Cosa semplicissima in casa Ducati visto che tutti i dati della telemetria sono in comune (addirittura anche quelli dei team Satellite!). Un po’ meno in Yamaha dove il muro fra Rossi e Lorenzo impedisce questa pratica usuale fra compagni di squadra.

Ma le paratie che dividono Vale da Jorge sono veramente così impermeabili? Già perché è noto che se Burgess non può ficcare il naso nella telemetria di Wilco Zeelemberg, al contrario i tecnici giapponesi hanno una visione d’assieme, come è ovvio che sia, visto che alla fine la M1 devono svilupparla loro, in base alle richieste dei piloti, ovvio.

Così a qualcuno è saltato in mente che l’assetto “trovato” da Rossi al lunedì fosse alla fine solo quello, vincente, utilizzato da Lorenzo alla domenica.

Interrogato in proposito Jorge è stato adamantino.

“Finché ne o avuto la possibilità ho sempre guardato gli assetti di tutti i miei compagni di squadra, perché c’è sempre da imparare. C’è sempre un punto della pista in cui il tuo compagno è più veloce. Però spesso non si riescono ad utilizzare perché stili di guida e caratteristiche fisiche sono diverse. Comunque credo di aver dmostrato che me la cavo bene anche senza guardare nei dati della telemetria di Rossi”.

E se ieri fosse stato il contrario?

Ce lo vedete qualcuno della Yamaha rifiutare a Valentino la quadratura del cerchio? Dopotutto in certi casi basta un suggerimento. Perché non provate...

 

 

__

Articoli che potrebbero interessarti