Ancora una volta, Espargaro e Marquez meglio di tutti, con Terol e Smith capaci di accodarsi ai due spagnoli. Marquez ha stupito: non tanto per il tempo (ha spiccato un 1'47”453 ben superiore all' 1'47”050 che rappresenta il record della pista) quanto per il distacco che è stato in grado di infliggere ai correnti: Espargaro è quasi ad un secondo, che rappresenta una differenza davvero insolita nella categoria più piccola.
Ripetto alle sessioni dei giorni scorsi, ha recuperato posizioni Masbou, che si era ben comportato (un po' a sorpresa, anche) in Qatar, e che qui è a ridosso dei primi dieci. Per gli italiani, qualche timido miglioramento per Savadori, diciassettesimo. Marconi diciannovesimo. Ogni altro azzurro ben olte la ventesima posizione.
Zulfahmi Khairuddin (detto Fahmi) è stato della partita. Il giovane pilota malese, caduto ieri durante le qualifiche, nel pomeriggio è stato visitato in clinica mobile, e successivamente trasferito per ulteriori accertamenti all'ospedale generale di Jerez. E' stato sottoposto a Tac e risonanza magnetica; i sanitari non hanno riscontrato problemi, dimettendolo già in serata. Questa mattina l'ufficiale medico del circuito ha firmato il nulla osta che lo ha ammesso al warm-up ed alla gara. “Dell'incidente, non è riuscito a raccontarci ancora nulla” ha spiegato Fiorenzo Caponera, il proprietario della della squadra per cui Fahmi corre, sponsorizzato da Air Asia. “Di quegli istanti, non ricorda nulla”.