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Risposte apparentemente contrastanti con chi dice di non essere interessato alla MotoGP e chi, invece, ci sta lavorando, sembrano far tornare un copione già visto in casa Aprilia.
Venerdì scorso Leo Mercanti, Amministratore Delegato di Aprilia Racing, affermava (come riportato da GPone.com) che la Casa veneta non era interessata a fare numero nella MotoGP ed era concentrata sulla Superbike.
Oggi l'ingegner Gigi Dall'Igna, Responsabile Tecnico di Aprilia Racing, in un intervista apparsa sul quotidiano Tuttosport, risponde ad una domanda precisa circa il futuro in MotoGP che a Noale ci stanno lavorando!
Non c'è contraddizione tra le due risposte forse (l'una, infatti, non esclude l'altra) ma è incredibile come nel momento in cui l'Aprilia è seconda in classifica con un pilota come Max Biaggi, si ricominci a parlare di MotoGP, come già accaduto nel 2003 quando la Casa di Noale lasciò la Superbike. In quel momento la bicilindrica con motore di derivazione Rotax stava cominciando a vincere regolarmente ed invece fu abbandonata per il progetto Cube tre cilindri, con i risultati che tutti (non) ricordano.
Oggi le cose sono molto cambiate anche tecnicamente e l'Aprilia potrebbe fare bene anche in MotoGP (che ha sicuramente un impatto mediatico maggiore della SBK) ma continua a lasciare perplessi la gestione della partecipazione al Mondiale Superbike quando si fa altro che parlare... dell'altro Campionato.
La BMW - che non ha sinora vinto le tre gare conquistate dall'Aprilia... - sta forse pensando anche lei ad una fornitura futura di motori alla MotoGP ma al momento è totalmente concentrata sulla Superbike a 360°. E non lo dimostra soltanto con le prestazioni di Corser ma anche con l'impegno nella Superstock (dove sta dominando) e nei campionati nazionali. Domenica scorsa mentre l'australiano sfiorava il podio, nel campionato francese la S1000 RR vinceva le due gare di Nogaro con Nigon e in quello tedesco saliva sul podio con Veneman. Ed ancora nelle gare nazionali italiane, Tarizzo vinceva la Open al Mugello.
E le Aprilia? Rarissime e indietro. E non certo per inferiorità tecnica quanto per poca incisività nella gestione delle presenze nelle serie nazionali.
E lunga come le corse motociclistiche la diatriba su quanto la partecipazione alle competizioni abbia influenza nelle vendita delle supersportive ma sicuramente non fa male e in certi casi "aiuta" e anche molto.
Ecco perché nel momento in cui la RSV 4 (nelle sue varie versioni) appare sulle strade non sarebbe stato male che la moto di Noale fosse più presente in tutti i Campionati con squadre e piloti qualificate, magari per raccogliere quei successi e quelle soddisfazioni che la quattro cilindri può dare.
E ai quali la Casa di Noale ci ha abituati, soprattutto...
