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WSBK 2010, Assen: caos Ducati?

Le 1198R ufficiali "spariscono" dalle posizioni di testa

Moto - News: WSBK 2010, Assen: caos Ducati?

Dopo la promettente vittoria di Valencia in gara 2, ci si aspettava una rinascita del team Ducati Xerox, invece il GP di Olanda segna un momento difficilissimo per la compagine bolognese. In gara 1 Haga non è andato oltre la decima posizione e Fabrizio ha concluso solo tredicesimo, in gara 2 il giapponese è stato costretto al ritiro e il romano ha finito dodicesimo, dietro anche a un bravissimo Luca Scassa con la Ducati privatissima del Team Supersonic.

Se fosse un problema di competitività della moto potremmo dire che non è l'anno di Ducati, ma il fatto è che nelle posizioni che contano le 1198 ci sono eccome, ma sono quelle di Checa e Byrne del Team Althea e quella di Smrz del Team Pata B&G... Insomma, le bicilindriche dei migliori team privati vanno forte, quelle ufficiali sono irriconoscibili!

Partiti rispettivamente dall'ottava (Fabrizio) e quindicesima (Haga) posizione in griglia, in gara 1 entrambi i piloti hanno "viaggiato" tra la tredicesima e la sedicesima posizione. A metà gara hanno battagliato con le Suzuki di Haslam (in difficoltà con l'avantreno) e Guintoli, che Haga è riuscito a passare entrambi mentre Fabrizio solo il francese. Con un decimo e un tredicesimo posto la prima manche richiedeva un pronto riscatto in gara 2.

Riscatto che non c'è stato. Haga ha visto ammutolirsi il motore poco dopo il via ed è stato costretto al ritiro, Fabrizio è rimasto nel "gruppone" per buona parte della corsa ma un deterioramento eccessivo della gomma posteriore lo ha costretto a tirare i remi in barca a concludere in dodicesima posizione.

Erano anni che non si vedevano due Ducati così in affanno, forse nemmeno ai tempi del passaggio delle 4 cilindri a 1.000 cc come le bicilidriche. Non è chiaro cosa stia succedendo all'interno del team ufficiale, forse solo un momento di 'impasse', ma vedere le 1198 di Checa e Smrz volare e quelle "rosse" arrancare, beh... non è un bello spettacolo.

"E’ stata una giornata difficile oggi - ha detto Noriyuki Haga -. In Gara 1 non sono riuscito a fare la partenza che serviva e dalla quarta fila ho dovuto spingere davvero tanto per recuperare poche posizioni. Poi in Gara 2, già dal giro di riscaldamento sentivo delle vibrazioni strane, ma speravo che non fosse un problema serio e sono partito in modo regolare. Ma nei primi giri le vibrazioni sono peggiorate ed ho capito che c’erano problemi gravi di motore. E’ un grande peccato perché quest’anno è importantissimo fare dei risultati costantemente buoni, siamo in tanti a lottare ogni weekend per le posizioni che contano e diventa sempre più difficile."

"In Gara 1 non sono partito bene ed è stato difficile tenere il passo di quelli davanti - aggiunge Michel Fabrizio -. Abbiamo fatto qualche modifica alla moto prima di Gara 2 e per i primi 12 giri è stato meglio, avevo grip e ho potuto spingere più forte, recuperando alcune posizioni. Purtroppo nella seconda metà della manche, praticamente da un giro all’altro, è calata la gomma posteriore. Ho rischiato di cadere un paio di volte e mi sono reso conto di non poter più spingere così sono rimasto lì, in dodicesima posizione."

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