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WSBK 2010, Valencia: grande prova di Haslam

Un'altra vittoria ed un quarto posto per l'inglese della Suzuki

Moto - News: WSBK 2010, Valencia: grande prova di Haslam

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Tornare da Valencia con una vittoria e due punti più di Biaggi era, con ogni probabilità, un obiettivo su cui Leon Haslam avrebbe messo la firma prima di dare ufficialmente il via al suo weekend sulla pista spagnola. Un risultato, quello dell'inglese, che gli permette di confermarsi al vertice della classifica oltre che di dimostrare a sé stesso ed agli avversari che lui e la sua Suzuki GSX-R 1000 sono la coppia da battere nella stagione 2010.

I perchè stanno tutti nella pole position, nelle due vittorie, nei tre terzi posti e nel giro più veloce in corsa (Phillip Island) conquistati sino ad oggi su tre piste completamente diverse l'una dall'altra: dai curvoni veloci dell'Australia al tortuoso tracciato di Valencia, passando per i saliscendi di Portimao, il numero 91 della Suzuki ha dimostrato di essere sempre in grado di lottare per le posizioni che contano, rappresentando un'osso duro anche per un campione come Biaggi in sella ad una moto eccezionale come la Aprilia RSV4.

Cosa riserverà il destino a Leon è ancora presto per dirlo, anche perchè la tenuta psicologica alle pressioni dei piloti Aprilia ma anche di quelli Ducati, BMW ed Honda che presto arriveranno è tutta da dimostrare: di certo, per quanto visto sino ad oggi, il #91 della Suzuki merita il mondiale del dopo Spies più di qualunque altro pilota in pista. Peccato solamente che in "gara3" ieri sia rimasto imbottigliato a causa di un brutto via: se solo fosse riuscito a svincolarsi prima dal gruppo degli inseguitori, probabilmente, anche il risultato complessivo di gara 2 oggi sarebbe diverso.

Discorso opposto per Guintoli. Il francese non va malissimo ma nemmeno come ci si potrebbe attendere da un pilota che anche in MotoGP aveva fatto vedere, seppur a sprazzi, qualcosa di buono: un non ed un sesto posto, a fronte di un compagno vincente ed in testa al campionato, sono un risultato non in linea con le possibilità.

"Ho fatto una buona partenza - ha dichiarato Haslam - e mi sono ritrovato quarto alla fine del primo giro. Da lì in poi ho spinto per conquistare il primo ed alla quinta tornata, una volta passato in testa, ho capito che il passo non era sostenuto ed ho sentito che sarebbe stato facile per me. Mi aspettavo l'attacco di qualcuno ma dal muretto mi segnalavano che il mio vantaggio stava aumentando, così ho mantenuto un buon ritmo ed è stato abbastanza facile arrivare a fine gara."

"In gara 2 - aggiunge Haslam - non è andata come previsto. Al via ho passato subito cinque piloti dopo una partenza non troppo buona. Poi la gara è stata sospesa e siamo ripartiti di nuovo. Nell'intervallo siamo intervenuti sull'anteriore ma poi ho iniziato ad avere problemi con I freni. Non mi sentivo sicuro in frenata e dopo tre o quattro giri ho sperato nella fine della gara o in uno stop di qualche pilota davanti a me, per conquistare un altro podio. Sono contento di guidare il campionato e di aver incrementato il mio vantaggio in classifica. Ora guardo con fiducia ad Assen, circuito in cui penso che la nostro andrà davvero molto bene."

"Ho fatto una buona partenza - afferma Guintoli - in gara uno e tutto stava andando secondo i piani fino a quando Camier è caduto proprio davanti a me! Ho dovuto prendere la via di fuga per evitare colpire lui o la moto e poi ha dovuto fare un po 'di un turno a tre punti per tornare in pista e che mi costano tempo e luoghi. Sono sceso al quattordicesimo (da sesto) e non sono riuscito a recuperare più del nono posto a fine corsa. Per quanto riguarda gara 2, il sesto posto non è così male ma io non sono felice perché penso che possiamo fare di meglio. Di certo mi sono sentito meglio qui, in termini di guida, rispetto a Portimao: ora non mi rimane che capitalizzare tutti i miglioramenti e, con un po' di fortuna, i buoni risultati arriveranno."

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