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125 gara: Terol regola un nugolo di spagnoli

Italiani? Uno solo, Marconi, al traguardo ed in penultima posizione

Moto - News: 125 gara: Terol regola un nugolo di spagnoli

 

Per tre quarti di gara, lo spettacolo è stato quasi interamente sulle spalle di Marquez e Vasquez; gli altri del gruppetto di testa hanno partecipato, ma con molto minor impeto. Poi, a poche tornate dalla bandiera a scacchi, Terol si è fatto largo, ed ha messo tutti in fila, tagliando per primo il traguardo e con un distacco (2”395) dettato tutto dalla lotta che si è scatenata poi per gli altri gradini del podio. Tra Vasquez e Marquez, arrivati nell'ordine, una differenza di 25 millesimi di secondo.

Per Marquez, ancora una volta, ha prevalso la legge della pole, che non lo vuole mai vincente quando scatta dalla prima posizione in griglia.

Ai primi quattro posti, gli stessi quattro iberici che avevano occupato l'intera prima fila in qualifica, anche se a posizioni mescolate. Gli italiani? Uno solo al traguardo (Luca Marconi) ed in penultima posizione.

Gravi problemi per Lambretta: al semaforo verde, né Salom, né Ravaioli sono riusciti a partire. Ravaioli è stato in grado di avviare il motore e ripartire dopo una manciata di secondi; non così Salom.

Savadori, uno dei tre soli italiani presenti in gara, si è ritirato al primo giro. “Alla terza curva ho sentito una botta, e si è aperto il tappo del radiatore” ha poi raccontato il ragazzo.

Davanti, al terzo giro, cinque spagnoli ai primi cinque posti. I primi degli altri, risultavano Krummenacher, Cortese, Smith. Sette piloti in meno di un secondo. Poi, un gap di un altro secondo sugli inseguitori più vicini.

Al sesto giro, Ravaioli ha alzato bandiera bianca: i primi due ritirati del Motomondiale sono ragazzi dei nostri. Brutto vento.

All'ottavo giro, collisione tra Krummenacher e Cortese; lo svizzero perde il parafango, ma nessuno dei due ha mollato. Davanti, sette piloti in mezzo secondo, mentre al centro del serpentone, tra la quattordicesima e venteesima posizione, sono raccolti i debuttanti 2010, con Moncayo davanti a tutti.

Marquez, a copi di staccate mozzafiato, ha mantenuto tutti in coda. Vasquez appariva, nel frangente, l'avversario per lui più pericoloso: la sua moto appariva particolarmente veloce.

Al tredicesimo giro, uno screzio tra gli inseguitori ha concesso a Marquez un po' di respiro. Ma per un giro scarso: il motore di Vasquez si è fatto valere, riportando sotto il gruppo.

A quattro giri dal termine, Marquez ha perso in poche centinaia di metri tre posizioni. Sembra quasi sparire dalla lotta per il podio, dopo aver dato veramente tutto. Invece, a due giri daltermine fa a sportellate con Espargaro e risale tra i migliori tre.

 

 

 

 

 

 

 

 

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