Il 2010 può essere un anno senza dubbio pieno di motivazioni per Valentino Rossi.
Davanti al fenomeno la possibilità di portare a 10 il numero dei mondiali vinti, oltre a mille altre soddisfazioni.
In primo luogo Rossi ha in tasca un'arma micidiale, la penna. Quella con la quale dovrà andare a firmare il suo contratto per il 2011.
La Yamaha è alla finestra, il contratto con Rossi scade proprio quest'anno e nonostante le tante dimostrazioni di stima del Dottore verso la Casa dei tre diapason, a Iwata non sono tanto tranquilli.
La firma che verrà fatta da Rossi in calce all'ipotetico accordo con la Casa X o Y, dunque, pesa per il fatto che questo può essere il segnale di via libera per tutti gli altri. Quando Vale avrà deciso la scacchiera della Motogp potrà prendere una forma, prima ci saranno tante chiacchiere.
Ma la stagione che sta per iniziare vede Rossi contro altri 12 campioni del mondo su 17 piloti della Motogp.
"Secondo me questa può essere una gara spettacolare - afferma sibillino Rossi - bisognerà vedere se io rimarrò con Stoner".
Il pilota della Ducati è il favorito da queste parti avendo vinto tre gare a Losail, facendo vedere senza esitazioni anche nei test di due settimane fa di pretendere il quarto sigillo.
"Il livello della Motogp è stellare - afferma Rossi - con l'arrivo dei ragazzi delle 250 e soprattutto con l'arrivo di Ben Spies non c'è da scherzare. L'anno scorso l'americano ha vinto il campionato della Superbike senza aver mai visto una pista, con una moto che si è dimostrata quest'anno, essere non la più competitiva, insomma gli ha fatto un .... così. Direi che adesso ci siamo tutti. I piloti più forti vogliono venire a correre in Motogp, purtroppo siamo un po' pochi, ce ne vorrebbero di più, ma come livello siamo al top".
Ben Spies incassa il complimento di Rossi ma è categorico quando gli si chiede quante possibilità possa avere di salire sul podio.
"E' impossibile dirlo ora - dice l'americano - tutto dovrebbe andare nel migliore dei modi. Sono nel posto dove vorrebbero essere tutti, ma non è così facile correre contro questi ragazzi".
A Losail, poi, c'è la festa di Loris Capirossi. Il pilota di Imola compie in questa occasione il suo Gp numero 300 della carriera, dopo 21 stagioni di attività.
"Ho sempre la stessa grinta - afferma Capirossi - mi piace la competizione e non sento il peso degli anni. Non so ancora quando smetterò".
Sulla tenacia di Loris non si discute, tant'è che anche Rossi riconosce la determinazione del collega.
"Quando in gara - afferma Valentino - Loris arriva vicino, non pensi che sono 20 anni che corre, è aggressivo come un ragazzino, ma molto più tenace. Mi ricordo che seguivo le gare di Capirossi che ero ancora ragazzino e vedo in lui sempre la stessa grinta".
Sempre parlando di italiani in Motogp, tra i pretendenti al podio, potrebbe inserirsi anche Andrea Dovizioso con la Honda ufficiale. "Negli ultimi test non siamo andati male - afferma Dovizioso - anzi ci siamo avvicinati moltissimo ai piloti più veloci, spero di poter mantenere un buon ritmo anche in gara. Con il mio team abbiamo lavorato molto, anche sfruttando le esperienze degli anni scorsi e stiamo migliorando".
La gara di Losail inizia anche con una piccola diatriba che riguarda l'orario di partenza fissato, per motivi televisivi alle 22.00 ora locale, le 21.00 in Europa.
"Su questo - afferma Rossi - abbiamo un incontro con Ezpeleta dopo la conferenza. Secondo tutti i piloti correre a quell'ora è pericoloso per la presenza di una forte umidità che potrebbe creare problemi. Sarebbe meglio correre al posto della Moto2 alle 21.00, vediamo".
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