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GP Qatar: la Moto2? una armata Brancaleone tutta da scoprire

Piloti di tutte le categorie in cerca di gloria o di rilancio per la classe che sostituirà la 250

Moto - News: GP Qatar: la Moto2?  una armata Brancaleone tutta da scoprire

Il Gran Premio del Qatar segna il debutto della Moto2, la classe che avrà il difficile compito di sostituire la 250, una cilindrata nata nel 1949, con l'inizio del motomondiale, e che ha permesso la nascita di grandissimi campioni, da Mike Hailwood a Jim Redman, passando per Phil Read, Jarno Saarinen, Walter Villa, Kork Ballington, Anton Mang, Carlos Lavado, Freddie Spencer, Luca Cadalora, Max Biaggi, Loris Capirossi, Valentino Rossi, Dani Pedrosa e Jorge Lorenzo, solo per citare i più noti.


La Moto2 segna una brusca frattura con la tradizione: il motomondiale si è sempre corso con prototipi puri mentre la nuova classe obbliga all’uso di un unico motore di 600 cc 4T della Honda con potenza di 120 CV/125 CV.


Come se non bastasse anche qui si è regime di monogomma (Dunlop, che già forniva la classe 250 e 125) e l’elettronica è limitata: è permessa solo la raccolta dati, l’ECU e il transponder, tutti forniti dagli organizzatori, e non si possono utilizzare freni in carbonio, questi comunque già vietati nella quarto di litro. Il peso minimo è di 135 kg.

Una MotoGP (telaisticamente) in sedicesimo, che ha fatto scomparire da quella che una volta veniva chiamata "lightweight" tutte le case ufficiali, lasciando libero il campo a piccoli costruttori.


Storicamente, infatti, la 250 non è mai stata una cilindrata per molti. Ci sono stati gli anni in cui ha dominato la Yamaha, gli anni della Kawasaki, quelli della Honda ed infine quelli dell'Aprilia, con le incursioni di artigiani del calibro di Morbidelli o piccole case come Aermacchi-Harley-Davidson.


Ora è tutto diverso e ci dovremo abituare a nomi nuovi che, al momento, hanno poca o nessuna storia. I piloti sono ex duecentocinquantisti, speranze della MotoGP che non hanno trovato spazio nella ormai povera (di partecipanti) classe regina, ex di altre cilindrate, nelle quali hanno fallito e per questo sono alla ricerca di un rilancio, piloti della 125 saliti di cilindrata ed illustri sconosciuti arrivati da altre classi che potrebbero rivelarsi vere sorprese poiché la Moto2, allo stato attuale, è tutta da inventare.


Sotto questo punto di vista il Gran Premio del Qatar è decisamente interessante perché il risultato è una vera incognita, anche se per il momento l'impressione è quella di essere di fronte ad una "Honda Cup", piuttosto che ad una gara di mondiale.


LA SCHEDA TECNICA


Motore: Honda, schema: 4 cilindri in linea 16 valvole DOHC – cilindrata: 599 cc – quote vitali: 67×42,5 mm – rapporto di compressione: 12,2:1 – potenza: 118 CV – 88 kW a 13.500 giri – coppia: 66 Nm a 11.250 giri – alimentazione: iniezione elettronica PGM-DSFI con corpi farfallati da 40 mm – capacità serbatoio: 18 litri compresi 3,5 litri di riserva – accensione digitale a controllo computerizzato con anticipo elettronico- Kit Frizione Suter – Kit Motore HRC (Engine Power Up Kit, ACG ASSY, Transmission Set, Electric Kit, Wire harness, Engine Stop switch, PGM FI/IGN Unit ASSY & CD ROM, Interface Unit ASSY)

L'elenco dei partecipanti


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