Tu sei qui

Incentivi 2010: moto si, auto no

300 mln di euro per elettrodomestici, motorini e trattori

Moto - News: Incentivi 2010: moto si, auto no

Motocicli, eco-case, elettrodomestici, rimorchi, macchine agricole e motori fuoribordo. Niente auto. Tra i settori interessati dagli incentivi ai consumi il cui decreto sarà esaminato oggi dal Consiglio dei ministri l'industria automobilistica è stata esclusa. I 300 milioni di euro, che in parte dovrebbero arrivare dal recupero dell'evasione fiscale, saranno distribuiti tra i tanti settori con l'obiettivo di incentivare l'acquisto di prodotti a basso impatto ambientale.

Un "piccolo aiuto", come lo ha definito la presidente della Confindustria, Emma Marcegaglia, a sostegno della domanda interna, che però scontenta il mondo dell'auto, preoccupato per un 2010 davvero difficile. Senza incentivi le previsioni di vendita sono bassissime. Per l'UNRAE sono a rischio 10.000 posti di lavoro, 800 milioni di IVA e lo 0,4% del PIL, pari a ben 4,6 miliardi di euro. Le concessionarie preannunciano un "disastro", al punto che una Casa automobilistica, Renault, ha rivisto i propri obiettivi aziendali, facendo della tutela dell'occupazione nelle concessionarie in Italia la priorità 2010. L'assenza degli incentivi pesa anche sul settore delle auto a gas, che nel 2009, proprio grazie ai bonus statali, hanno registrato un ottimo successo.

Il governo però ha deciso. Per Scajola se si continua a "drogare il mercato" non si ottengono buoni risultati a lungo termine (perché il parco auto è ormai giovane) e c'è il rischio di favorire, con i soldi del contribuente, le case estere, che vendono auto in Italia, se sono più competitive. Dunque, per risolvere il problema bisogna spostare lo sguardo alla produzione, chiudendo gli stabilimenti meno efficienti per accrescere la produzione degli altri, in modo da sfruttare meglio i costi fissi (leggi, la riconversione di Termini Imerese). Inoltre poi curare l’innovazione incentivando la ricerca in direzione di una mobilità sostenibile, (leggi, incentivi all'auto elettrica). Quindi, il ministro dello Sviluppo Economico, Claudio Scajola, ritiene che la strada più giusta per il settore delle quattro ruote è quella dell'innovazione e della ricerca e per questo l'esecutivo ha promesso alle case automobilistiche un sostegno in questo senso.

Articoli che potrebbero interessarti