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Buell: il sogno di Erik comincia nel 1983

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La storia di Buell ha inizio nel 1983, quando il pilota di gare su strada Erik Buell progetta e costruisce la RW750, una moto da corsa da 750 cc, con motore quattro cilindri in quadrato a 2 tempi con ammissione a valvole rotanti, concepita specificamente per gareggiare nel campionato AMA Formula One.

Il primo prototipo della RW750 debutta in pista nell’estate dello stesso anno all’AMA National sul circuito di Pocono. Per tutta l'estate e l'autunno seguente, Erik Buell continua a lavorare al collaudo e allo sviluppo della moto, un impegno che viene premiato durante un test a Talladega, in Alabama, dove viene cronometrata una velocità di punta di 286 km/h.

Nel 1984 Erik continua a lavorare sulla RW750 e in autunno riesce a produrre la prima versione da mettere in vendita. Riesce però a venderne un solo esemplare all’American Machinist Racing Team, poco prima dell’annuncio da parte dell’AMA che il 1985 sarebbe stato l’ultimo anno del campionato Formula One, sostituito dalla categoria Superbike a partire dal 1986.

La notizia, che praticamente precludeva il mercato alla RW750, avrebbe scoraggiato chiunque ma non il coriaceo Erik Buell, che considerò l’evento una semplice battuta d’arresto. Si rimboccò le maniche e si mise al lavoro per la creazione della prima moto sportiva progettata e assemblata negli Stati Uniti.

Mettendo a frutto l’esperienza maturata in pista e il know-how tecnico acquisito lavorando sulle Harley-Davidson, Buell creò la RR1000. Spinta da un motore Harley-Davidson XR1000 e dotata di un telaio rigido e leggero, la RR1000 utilizzava il motore come elemento totalmente portante del telaio, una soluzione che brevettò e che è poi stata applicata a molte delle future motociclette sportive Buell. Nel 1987 e 1988 vengono prodotti in totale 50 esemplari di RR1000, tutti firmati Buell Motor Company.

Dopo la RR1000, le motociclette Buell hanno continuato ad evolversi con ritmo costante, utilizzando le nuove versioni dei motori Harley-Davidson via via che venivano introdotte. Nel 1989, Buell presenta la RS1200, una versione a due posti del modello RR, pensato per chi desidera le prestazioni da superbike ma non vuole rinunciare a trasportare il passeggero. La RS1200 è la prima stradale di serie a utilizzare la forcella a steli rovesciati, le tubazioni dei freni di tipo aeronautico e la pinza freno anteriore a sei pistoncini.

Oltre al continuo perfezionamento delle moto, l'azienda amplia anche gli impianti di produzione e nel 1991 la Buell Motor Company non soltanto progetta, bensì produce anche le sovrastrutture dei modelli nei propri reparti di produzione di materiali compositi e di verniciatura, ottenendo così un migliore controllo della qualità e una maggiore flessibilità di progettazione.

Agli inizi del 1993, Harley-Davidson acquista una partecipazione del 49% e diventa partner di minoranza della società, che viene ribattezzata Buell Motorcycle Company. In seguito, nel 2003, Harley-Davidson ne diventa proprietaria al 100% ed Erik Buell, il fondatore, resta in azienda con il ruolo di capo della progettazione, continuando a essere la forza che guida tutto il processo di sviluppo.

Nel 1994, Buell lancia il sinuoso modello S2 Thunderbolt, accolto con entusiasmo dal pubblico e dagli addetti ai lavori, affascinati dall’originalià delle forme e della meccanica. A questo fa seguito la S1 Lightning, una moto che apre un nuovo capitolo nella categoria delle streetfighter, proponendo linee e sovrastrutture essenziali, sella stile racing, telaio a vista, e centralizzazione delle masse attorno al motore da 1203cc, grazie al sistema di scarico compatto e al layout delle sospensioni.

Il motore H-D Thunderstorm da 101 cavalli viene introdotto nella gamma Buell nel 1998 con il modello S1W White Lightning, con parafango posteriore in fibra di carbonio e livree audaci. Il mercato mostra segni di gradimento nei confronti della produzione Buell, tanto che il 1998 fa registrare oltre 5.000 motociclette vendute. Nel 1999, Erik Buell realizza anche un altro sogno, inaugurando su una superficie di quasi 4.000 mq un nuovo Centro di Ricerca e Sviluppo adiacente all’esistente stabilimento di East Troy.

Nel 2003 viene presentata la rivoluzionaria Firebolt XB9R. Il leggero telaio in alluminio, oltre a svolgere la sua tradizionale funzione strutturale, integra anche il serbatoio del carburante, mentre il forcellone, anch’esso in alluminio, accoglie al suo interno l’olio lubrificante. Il motivo di tali scelte risiede nei tre principi alla base della progettazione delle moto Buell: riduzione delle masse non sospese, centralizzazione delle masse e rigidità del telaio.

Il 2008 è storia recente e rappresenta un passo importante nell’evoluzione della produzione del Costruttore americano. Nasce la Buell 1125R con motore denominato Helicon progettato in collaborazione con l’austriaca Rotax. Si tratta di un bicilindrico a V di 72° con distribuzione bialbero in testa, raffreddamento a liquido e alimentazione elettronica, uno schema che rompe con tutti i precedenti modelli sportivi realizzati con motorizzazione H-D a V di 45° raffreddata ad aria e con distribuzione ad aste e bilancieri. Il motore della 1125R eroga ben 146 CV ed è inserito in un telaio di nuova concezione in alluminio. Al lancio della 1125R fa seguito nel 2009 il modello 1125CR, moderna interpretazione delle café-racer in cui le prestazioni da supersportiva vengono declinate in ottica naked.

Il 15 ottobre 2009 è il giorno più mesto per Erik Buell e il suo sogno cominciato nel 1983. Harley-Davidson, nella morsa della crisi economica mondiale, annuncia la decisione di cessare definitivamente la produzione delle moto Buell, lasciando increduli appassionati e fans dell’originalissimo marchio americano. Ma la storia non finisce comunque perché Erik Buell non si è perso d’animo e ha fondato la "Erik Buell Racing", atelier specializzato nell’allestimento di moto Buell per le competizioni da vendere ai clienti sportivi a cui offrire anche assistenza completa. Da parte sua Harley-Davidson si è impegnata a rendere disponibile i modelli 2010 già prodotti presso la rete ufficiale di concessionari, a riconoscere regolarmente le garanzie attivate e a fornire assistenza e parti di ricambio per tutti i modelli venduti e regolarmente immatricolati.

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