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MV Agusta Brutale 990R

Tutta nuova, proprio come la sorella maggiore Brutale 1090RR

Moto - News: MV Agusta Brutale 990R

Così uguale e così diversa la nuova MV Agusta Brutale 990R non è semplicemente l'ultima erede di una dinastia nata nel 2001: è un modello rinnovato nell'85% delle sue componenti, studiato e sviluppato, come la Brutale 1090RR, per strizzare l'occhio al passato pur risultando più moderna ed attuale sotto ogni punto di vista.

LOOK BRUTALE
Un lavoro certosino quello svolto dai tecnici e dagli stilisti di Schiranna, che non si sono tirati indietro nemmeno quando c'è stato da mettere mano agli elementi che più di tutti gli altri davano vita alla Brutale, come nel caso del gruppo ottico anteriore: il profilo è sempre quello a goccia, tracciato dalla matita di Massimo Tamburini, ma l'architettura interna ora ospita un nuovo elemento poliellissoidale, che fa coppia con un sofisticato insieme di 8 LED in grado in grado di assicurare uno sguardo più penetrante.

Tutti nuovi sono anche i convogliatori d’aria per l’air box, che hanno bocche d’ingresso più ampie ed affusolate, ma anche le protezioni del radiatore, gli specchietti con indicatori di direzione a LED integrati ed il codone, ora più affilato nelle forme e caratterizzato da una seduta più spaziosa, in particolar modo in senso longitudinale. Non poteva mancare il classico fanalino sdoppiato, anch'esso evoluto grazie all'introduzione della nuova illuminazione a LED.

DI TUTTO E DI PIU'
Completamente ridisegnato anche il cruscotto, che abbandona le forme morbide per fare posto a linee più tese, personalizzabili nella colorazione per mezzo di specifiche cover: mantiene il quadrante sdoppiato, con il contagiri analogico affiancato da interfacce digitali più grandi e ricche di informazioni rispetto al passato: sono previsti l’indicatore della marcia inserita, il livello carburante, la velocità, la temperatura dell’acqua, la funzione di cronometro con memorizzazione dei giri e dei tempi. La strumentazione, inoltre, è già predisposta all’utilizzo del sistema di monitoraggio della pressione dei pneumatici.

Ripresi dal passato, ma esaltati nelle forme, gli scarichi laterali: fluiscono, come al solito, sul lato destro della moto ma non hanno meno saldature in vista e, soprattutto, un taglio più inclinato e affilato.

DOPPIA MAPPA E TRACTION CONTROL
Nuovo anche il disegno del carter motore, meno arrotondati dei vecchi e con nuova personalizzazione dei marchi MV a rilievo. Un cambiamento, quest'ultimo, che può essere considerato il preludio di modifiche di rilievo: il quattro cilindri a 16 valvole radiali, infatti è stato fatto lievitare nella cilindrata da 982,3 cc a 998 cc, utilizzando valori di alesaggio e corsa che passano da 79 x 50,1 mm a 76 x 55 mm. Valori che parlano chiaro in termini di "qualità dell'erogazione", ora sulla carta più dolce e meno sensibile agli apri e chiudi rispetto al passato. Un intento che i tecnici MV Agusta hanno perseguito introducendo anche un nuovo corpo farfallato Mikuni da 46 mm, più leggero del precedente di 150 grammi e gestito da un'elettronica Marelli 5SMm che tra le varie funzioni prevede doppia mappatura e traction control regolabile su 8 posizioni. 139 i CV disponibili.

CAMBIO MIGLIORATO
Nessun intervento per quel che riguarda materiali, spessori e profili utilizzati per la parte termica, mentre il basamento è più leggero di 600 grammi oltre che capace di ospitare un nuovo contralbero equilibratore delle forze del secondo ordine, posto anteriormente al motore e comandato direttamente dall'ingranaggio di trasmissione primaria. Nessuna variazione per i rapporti della trasmissione, anche se le novità al cambio sono numerose: completamente nuovo è il meccanismo interno del comando cambio, riprogettato per consentire l'adozione del sensore marcia e per offrire una corsa più morbida e confortevole della leva. Attraverso l'utilizzo del nuovo sensore, infatti, la centralina è in grado di ottimizzare le tarature di iniezione e accensione e la posizione della valvola allo scarico in funzione delle esigenze di ogni singola marcia.

TELAIO A TRALICCIO E MONOBRACCIO LIGHT
In tema di ciclistica rimane invariato lo schema a traliccio di tubi d'acciaio del telaio, anche se cambiano notevolmente le misure vitali e gli incroci dei tubi. Rimane al suo posto, invece, la saldatura al tig - più rigida e piacevole esteticamente - così come fa bella mostra di sé il monobraccio posteriore, completamente riprogettato rispetto al passato. Più lungo di 20 mm e leggero di 1.2 kg si abbina ora ad un cerchio più leggero di 700 grammi (-350 grammi per il cerchio anteriore), a tutto vantaggio di un miglior lavoro della sospensione, in particolar modo nelle fasi di accelerazione. Per quanto concerne i numeri segnaliamo che l’interasse è passato da 1410 mm a 1438 mm, l’altezza della sella da 805 a 830 mm mentre l'angolo di sterzo è ora più aperto: da 24.5° si è passati ora a 25°.

CHE MUSCOLI
Inedita anche la forcella, interamente progettata nelle parti interne e nella oleodinamica da CRC e prodotta in esclusiva per MV da Marzocchi. Regolabile in compressione, estensione e precarico molla, utilizza steli da 50 mm ed è in grado di assicurare una corsa di 125 mm contro i 130 mm del passato. L’ammortizzatore, fornito da Sachs, offre un’unica regolazione in estensione, senza serbatoio separato. L’impianto frenante, infine, prevede dischi NHK da 310 mm, flangia in acciaio e pinze Brembo a 4 pistoncini con diametro da 32 mm, con attacco radiale.

DA 15.500 EURO
Rossa o nera, entrambe con fiancatine serbatoio argento, la nuova MV Agusta Brutale 989 R sarà disponibile ad un prezzo di 15.500 euro.

Per scoprire come va la nuova MV Agusta Brutale 990R vi rimandiamo al nostro test ride.

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