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Buell Blast M.Y. 2010 - che cubo!

Il buon vecchio Erik manda in phase-out la Blast. A modo suo.

Moto - News: Buell Blast M.Y. 2010 - che cubo!

In Europa, in particolar modo in Italia, difficilmente si vedranno un Colaninno, un Del Torchio o un Castiglioni alle prese con idee simili. Ma siccome Erik Buell, fondatore dell'azienda motociclistica oggi controllata da Harley Davidson, è uno "strano"...non poteva che trovare un modo decisamente originale per spiegare come la sua Blast nel 2010 andrà in phase-out: ne ha presa una, di colore azzurro, l'ha portata alla rottamazione più vicina alla linea di montaggio e l'ha personalmente pressata, fotografandone poi il cubo ed i resti pressati per farne una bella gallery da ammirare sul sito ufficiale Buell.com alla voce "Blast M.Y. 2010".

Se credete di essere di fronte ad uno scherzo, potete pure fare un click sul video sottostante: è tutto vero, con tanto di spiegazione dei perchè e di una uscita di scena così spettacolare, anche se guardando la Blast non era poi difficile capirne i motivi. Nata come entry level alla gamma Buell, spinta da un monocilindrico da 492 cc. raffreddato ad aria capace di 34 CV - "mezzo motore" HD 883 per intenderci - la piccola americana non ha più alcuna attinenza con la gamma del geniale costruttore americano.

Buell, insomma, con questa spettacolare operazione non rinnega certamente una delle sue creature ma utilizza furbescamente la cassa di risonanza mediatica di un simile gesto per spiegare che d'ora in poi non vi saranno più Buell che non rispettino al 100% il suo modo di fare moto: personali nello stile ed estremamente originali nelle scelte meccaniche.

Scelte che possono portare anche a soluzioni radicali come l'abbandono della motorizzazione Harley Davidson, evento eccezionale degli ultimi 24 mesi che ha portato al debutto delle Buell 1125 R e Buell 1125 CR, in favore di un più compatto e tecnologico motore a V di 72 raffreddato a liquido, prodotto e sviluppato dalla Rotax, azienda austriaca famosa per numerosi motori oltre al V60 che ha spinto dalla nascita alla sua uscita di scena la Aprilia RSV 1000.

Cosa ci sia da aspettarsi nel prossimo futuro è presto per dirlo. Certo è che se questo è lo stato di forma di Erik, il futuro promette grandi cose a chi ama i prodotti fuori dal coro.

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